reflusso gastroesofageo

    Pubblicato il: 31 Marzo 2011 Aggiornato il: 31 Marzo 2011

    DOMANDA

    Dottore buonasera. Sn un ragazzo di 22 anni e già da tempo

    soffro di reflusso gastroesofageo(diagnosticato con ph metria). Attualmente prendo l’inibitore della pompa protonica esomeprazolo 40 mg. Il farmaco funziona in maniera efficiente. A ciò ho aggiunto un regime alimentare molto stretto come indicato nella malattia da reflusso. tuttavia non appena cesso la terapia i sintomi ritornano. In tutto questo il caffè non sono riuscito a eliminarlo in quanto studente di medicina , e l’esomeprazolo spesso mi causa mal di testa e sonnolenza.

    So che attualmente non ci sono ancora dati su un prolungato uso di tali farmaci dal momento che sn stati introdotti da pochi decenni. Sinceramente sono molto preoccupato sugli effetti a lungo termine pertanto volevo sapere cosa fare e se vi sono alternative meno invasive del farmaco.

    RISPOSTA

    La terapia che lei fa, al contrario di quanto lei descrive, è in uso da almeno 20 anni, e quindi sono disponibili ormai dati solidissimi su centinaia di milioni di pazienti trattati. Si tratta di una terapia totalmente sicura e ovviamente non invasiva, per definizione. Come studente di medicina le consiglio di studiare di più, e di bere tutto il caffè che le serve, poichè non ha alcun effetto negativo.

    Infine, come lei sa o dorebbe ricordare dagli studi, la MRGE è una malattia cronica e si cura con trattamenti cronici.