Reflusso gastroesofageo notturno e russare

    DOMANDA

    Buongiorno Dottore, volevo ove possibile chiedere il suo aiuto per i miei problemi che stanno diventando davvero invalidanti. Ho quasi 31 anni e soffro da tre di reflusso gastroesofageo. In sede di gastroscopia mi hanno rilevato incontinenza del cardias. Ogni cura non mi ha dato benefici nemmeno minimi. Anche arrivando ad alti dosaggi (80 mg di lucen al di). Attualmente non prendo nessun farmaco e non noto nessuna differenza da quando facevo la cura, c’è sempre la stessa sintomatologia. I sintomi sono tutti da sopra allo stomaco, quindi gola orecchie naso. Bruciore , acidità e rigurgiti. Ciò che è invalidante è la notte. Che spesso soprattutto nell ultimo anno passo senza dormire diventando un vero problema di vita. Spesso ho risvegli bruschi affogandomi nel sonno perché si blocca l’acido e i muchi in gola . Purtroppo io già per natura respiro male, dormendo a bocca aperta. Succede un fenomeno strano che non riesco a comprendere. Nel senso che ci sono notti come quella trascorsa in cui ho risvegli continui proprio appena chiudo occhio, con una sorta di russare in gola non riuscire bene a definire come se il mio stesso russare mi fa svegliare ma si concentra in gola e va avanti così tutta la notte cioè si manifesta appena chiudo occhio possono essere decine di risvegli nell’arco davvero di pochi minuti. E non so se questo fenomeno è da associare a reflusso o è qualcosa a parte . Perché finché sale acido bruciori eruttazioni sono consapevole che è reflusso ma questo russare è snervante perché è continuo. Sicuramente una cosa è certa che già di base non ho mai respirato bene con il reflusso sicuramente il tutto è peggiorato. Chiedo se mi potete aiutare a venire a capo, almeno a cercare di limitare la sintomatologia soprattutto la notte perché non dormire mi fa stare male in panico. Quasi mi viene l’ansia la sera sapendo già cosa devo affrontare. Aspetto un vostro riscontro. Grazie

    RISPOSTA

    Senz’altro una causa del russare può essere il reflusso, nel senso che un reflusso “alto” che cioè raggiunge la gola e può procurare apnea notturna, rinofaringite ecc. comporta il disturbo strutturale delle vie aeree da cui il reflusso. Ma questi problemi sicuramente glieli spiegherà con più competenza l’otorinolaringoiatra. Dal punto di vista gastroenterologico debbo rilevare che il suo è un reflusso resistente alla terapia. Lei ha una incontinenza cardiale che può essere esaltata da errori nello stile di vita (obesità, alimentazione disordinata e masticazione insoddisfacente, abuso di tabacco, caffe’, the cioccolata, menta ecc) ma se non si riconosce in queste situazioni e la terapia è inefficace dovrà eseguire una phimpedenzometria ed una manometria esofagea per verificare la possibilità di un intervento chirurgico di plastica per via laparoscopica cui è costretto circa il 5% di chi soffe di reflusso.

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
    Invia una domanda