Reflusso laringo-faringeo

    DOMANDA

    Buongiorno,
    ho 48 anni, a seguito dei seguenti sintomi : nodo alla gola, disfonia, assenza di voce, muco, raffreddore, catarro e laringe infiammata, ho eseguito gastroscopia e successiva visita otorinolaringoiatra. Mi e’ stato diagnosticato un reflusso laringo-faringeo, mentre la gastroscopia non ha evidenziato particolari problemi (esofago regolare e assenza di ulcere) eccetto una piccola erna iatale.
    La cura definita dall’otorino-laringoiatra prevede pantoprazolo 40 mg e reflux per circa 2 mesi. Sto seguendo la cura da circa 20 gg. senza miglioramenti percepibili. Non fumo, non bevo e ho una dieta equilibrata.
    In letteratura ho trovato cha alcuni specialisti indicano gli IPP (pantoprazolo) inefficaci per il reflusso laringo faringeo, e indicano la pepsina come una probabile causa del problema. Vorrei avere la sua opinione in merito, e se la PHmetria 24H oro-faringea con metodo Restech oltre al test della pepsina possano fornire utili indicazioni per una efficace terapia.
    Grazie
    Disitinti Saluti

    RISPOSTA

    Non demorda perchè è noto che la malattia da reflusso gastroesofageo con sintomi atipici richiede dosaggi più elevati e un tempo maggiore di trattamento per ottenere una risposta. Se dopo almeno 8 settimane di trattamento adeguato come quello che sta seguendo non c’è risposta occorre rivalutare il quadro

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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