reinfezione rosolia

    DOMANDA

    Salve dottore, ho 35 anni e sono alla mia seconda gravidanza. Alla prima gravidanza ero immune alla rosolia, invece alla seconda (u.m. 18/8), dai primi esami di routine(inizi ott.) è risultata una positività delle igg e igm della rosolia. Ho eseguito,ad ottobre, l’avidity test ed è risultato alto, escludendo l’infezione primaria negli ultimi 4 mesi.Al centro dove mi seguono, mi avevano dato due ipotesi, ossia la positività delle igm poteva essere dovuta ad una interferenza oppure ad una reinfezione, se questa si fosse negativizzata. Dall’ultimo rubeo test eseguito(fine nov.)le igm sono tornate negative, quindi a questo punto mi sembra di aver capito che si tratta di reinfezione. Vista la mia immensa confusione e paura, mi sarebbe interessata un suo parere a riguardo e se secondo lei, il mio bambino/a, corre grossi rischi. Come esami prenatali, mi hanno consigliato, oltre a quelli di routine, un ecocardiogramma fetale. La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Cara lettrice,
    1 – mi sembra un po’ strano che lei, immune alla rosolia alla prima gravidanza, abbia poi contratto l’infezione successivamente. Puo’ darsi che abbia avuto una nuova esposizione al virus avendo un basso titolo di anticorpi. La nuova esposizione potrebbe aver stimolato la produzione di immunità e potebbe aver ripristinato lo stato di protezione.
    2 – in ogni modo un test di avidità con un risultato di alta avidità è testimone di una infezione non recentissima (quindi dovrebbe darle tranquillità)
    3 – sono possibili reazioni immunitarie crociate con test falsamente positiviti.
    4 – faccia gli accertamenti consigliati.
    mi faccia sapere
    la saluto
    nicola abrescia

    Nicola Abrescia

    Nicola Abrescia

    Direttore della struttura complessa di malattie infettive e Aids donne dell’ospedale Cotugno di Napoli. Nato a Salerno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1974 e si è specializzato in malattie infettive nel 1977. È docente di clinica delle malattie infettive alla facoltà di medicina dell’Università Federico II di Napoli.
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