Relazione fallimentare

    Pubblicato il: 27 Maggio 2013 Aggiornato il: 27 Maggio 2013

    DOMANDA

    Gent. D.ssa
    Le scrivo per chiederLe se mi consiglia di intraprendere un percorso di analisi. Ho 43 aa, alle spalle una convivenza durata 11 anni conclusasi nel 2008 perchè ci siamo allontati (ma siamo tutt’ora in ottimi rapporti). Dopo questo rapporto ho avuto solo relazioni fallimentari con uomini non intenzionati ad impegnarsi. L’ultima durata 16 mesi con un uomo separato, di 15 anni più anziano. Inizialmente non avevo aspettative ma dopo 7/8 mesi lui ha iniziato a parlare di un ipotetico seppur non vicino, futuro insieme. Mi ripeteva sempre che ero un riferimento per la sua vita. Ho pensato perciò di potermi fidare. La relazione si è basata su due uscite settimanali, un paio di weekend e due vacanze insieme. Lui non mi telefonava mai ma mi mandava solo sms. Le uscite negli ultimi mesi si erano ridotte a 1 volta a settimana e aveva iniziato a presentarsi sempre in ritardo. Ho accettato e tollerato perchè ha grossi problemi con un figlio malato. Quando però gli ho chiesto perchè ci vedavamo solo una volta a settimana mi ha risposto che era stanco (giutificato anche qui perchè ha un lavoro che lo impegna molto)e che non sentiva necessità di chiamarmi seppur ogni tanto pensasse a cosa stavo facendo. Dopo che gli ho chiesto queste cose è sparito e al mio contatto mi ha detto che lo avevo fatto riflettere e che non sono così importante come dovrei.
    Dovrei indagare su cosa mi ha portato a credere alle sue parole e ad accettare sempre tutto? Grazie per la risposta

    RISPOSTA

    Cara amica,
    senza dubbio per poter avere una relazione gratificante e duratura, bisogna conoscere bene noi stessi, per cui un percorso di crescita personale non può che aiutarla in tal senso.
    Cordiali saluti

    Donatella Marazziti