Rene escluso

    DOMANDA

    Buongiorno sono Daniel e ho 28 anni. Le scrivo in preda allo sconforto, delusione e rabbia. Le riassumo brevemente. Aprile 2018 rimozione angiomiolipoma 5 cm rene sinistro. Un anno dopo, senza sintomi e dopo ecografie, la tac riscontra idronefrosi di 4 grado e restringimento del giunto pielo ureterale. Mi sottopongo in agosto a inserimento di stent, senza successo. ( mi dicono essere troppo stretto il restringimento) vengo dimesso. Faccio scintigrafia in settembre e questa dice che il rene è scintigraficamente non valutabile. Domanda, visto che ci sono due correnti di pensiero( chi dice che va tolto per forza,, chi dice che assolutamente i reni meglio lasciarlo in sede) lei cosa ne pensa? La mia nefro la è dell idea di lasciarlo in sede. Per la possibilità di nefrostomia è tardi? Anche li chi mi dice che nel mio caso una volta messo nn si può più rimuovere chi dice che invece si può togliere e lasciare lì il rene. Grazie

    RISPOSTA

    Gent.mo Daniel, in effetti entrambe le soluzioni possono avere la loro validità, anche se sono ovviamente in contrasto.  Un rene in sede, anche se poco funzionente,  conserva comunque la sua validità, ma la presenza di una importante idronefrosi potrebbe favorire complicanze infettive.

    Credo che per meglio chiarire il quadro valga la pene di sentire anche il parere di uno specialista urologo che potrebbe anche rispondere alla sua domanda circa la nefrostomia.

    Mi dispiace non poter essere di maggiore aiuto.

    Aurelio Limido

    Aurelio Limido

    Direttore dell’unità operativa di nefrologia e dialisi dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. Nato nel 1949 a Gallarate (Varese), si è laureato in medicina nel 1974 e si è specializzato in nefrologia medica nel 1979 all’Università di Milano. Componente del Gruppo di approfondimento tecnico della direzione generale Sanità della Regione Lombardia. Coordinatore nazionale del “registro […]
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