Rettocolonscopia e esofagogastroduodenoscopia con biopsie

    Pubblicato il: 4 Novembre 2016 Aggiornato il: 4 Novembre 2016

    DOMANDA

    Buongiorno
    sono una farmacista di anni 60, in data 5 maggio 2016 ho eseguito una rettocolonscopia a causa di riscontro di sangue occulto in feci debolmente positivo.conclusioni: diverticolosi del sigma con lieve diverticolite e periviscerite.congestione emorroidaria con noduli di 2 grado. terapia effettuata : ciclo di normix ,una settimana al mese per 3 mesi ,seguita da assunzione di fermenti lattici probiotici.
    In data 9 giugno 2016 eseguito anche esofagogastroduodenoscopia con biopsie .conclusioni: ipocontinenza cardiale con piccola ernia jatale ed esofagite distale A.Gastrite atrofica lieve di fondo e corpo.Piccoli polipi sessili del corpo.polipectomia endoscopica.

    Gastrite erosiva di corpo e antro.esame istopatologico :lembi di mucosa gastrica di tipo antrale edematosa congesta con lieve flogosi superficiale con aspetti follicolari [ricerca hp negativa-olga 0], lembi di mucosa gastrica di tipo del corpo edematosa congesta.micropolipi di tipo fundico [ricercahp: negativa].terapia effettuata : pantoprazolo 20 mg ,al mattino ed esoxxone ,dispositivo medico per protezione mucosa da assumere alla sera. cura fatta per 2 mesi .nel mese di settembre fatto esami sangue e anche sangue occulto feci. tutti valori nella norma ,sangue occulto negativo.
    Gentilmente chiedo : devo assumere pantoprazolo sempre o solo a cicli ? utile assumere vit b12 o vit A? altri suggerimenti?
    Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gentile lettrice , in caso di sangue occulto fecale positivo e a maggior ragione con una età  maggiore di 50 anni è corretto eseguire una colonscopia . l’esame da lei effettuato dovrebbe riportare alcuni indicatori di qualità che permettono di interpretare al meglio la procedura effettuata. il primo è la completezza dell’esame con il raggiungimento del fondo ciecale e nel suo caso se possibile anche con la visualizzazione degli ultimi centimetri di ileo se presente una anemia . Un’altra aspetto importante è il grado di pulizia raggiunto con la preparazione con gradi che vanno da eccellente o scarsa o in base ad una classificazione di Boston valutata in tre differenti distretti intestinali (colon  sinistro, trasverso e destro). L’utilità della Gastroscopia è discutibile in assenza di una anemia o di sintomi che possono evocare un interessamento del tratto digestivo superiore . L’esame da lei effettuato mi sembra tranquillizzante e non dovrebbe in assenza di sintomi portarla ad assumere una terapia con inibitori della pompa protonica in modo continuativo o associare prodotti vitaminici. Solo in caso di una anemia da carenza di ferro sarebbe opportuno rivolgersi ad un gastroenterologo per verificare la possibilità di completare lo studio del tubo digerente con una valutazione del piccolo intestino . Cordiali saluti

    Marco Soncini

    Marco Soncini

    ESPERTO IN SANGUINAMENTI GASTROENTERICI. Responsabile dell’unità operativa semplice di fisiopatologia digestiva presso l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano. Nato a Milano nel 1957, si è laureato in medicina nel 1982 e si è specializzato in medicina interna e in gastroenterologia. È autore di 19 articoli pubblicati su riviste indicizzate ed è consigliere nazionale dell’Associazione italiana […]
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