Rialzo PSA dopo prostatectomia

    Pubblicato il: 25 Gennaio 2010 Aggiornato il: 25 Gennaio 2010

    DOMANDA

    Gentile Professore,
    le vorrei esporre un problema. Ho 68 anni e l’anno scorso avendo un PSA di 7.4 ho effettutato una biopsia il cui risultato istologico è stato ADENOCARCINOMA INFILTRANTE del lobo destro della prostata, GLEASON’s score 3+3=6/10; la neoplasia è presente in tre prelievi su 6 esaminati. Iperplasia fibromioghiandolare e prostatite cronica e aspecifica del lobo sinistro.
    Sottoposto ad intervento chirurgico radicale il 7/5/2009, l’esame istologico è risultato il seguente:

    Notizie cliniche: 1) Iperostosi della sinfisi pubica
    2) Prostata (BX positiva per CA G 3+3)

    Conclusioni DIAGNOSTICHE: 1) Tessuto fibro-condroide rimaneggiato
    2a) Adenocarcinoma grado 3 (Gleason 3+3=6) Margine negativo (libero da neoplasia).
    2b) Adencarcinoma grado 3 (Gleason 3+3=6) Margine negativo ampio libero da neoplasia.
    2c) Adenocarcinoma grado 3 (Score di Gleason 3+2 =5) Margine negativo (libero da neoplasia)
    2d) Adenocarcinom grado 3 (Score di Gleason 3+3=6) Margine negativo (libero da neoplasia).

    In data 19/06/2009 ho effettuato test di PSA Risultato PSA 0.27. Ripetuto PSA il 25/09/2009 risultato 0.34. Ho effettuato Ecografia Prostatica Transrettale il cui referto è stato:
    Lo studio ecografico della anastomosi vescico-uretrale mostra i buoni esiti di una recente prostatectomia radicale; presenza di piccole quantità di tessuto omogeneo in sede anastomatica uretrale. Vescicole seminali regolari.

    In data 13/01/2010 ho effettuato un altro test PSA il cui valore è 0.608.

    Non ho effettuato radioterapia o similare e su consiglio dell’urologo devo rifare il PSA a fine aprile.
    Sono molto preoccupato e gradirei gentilmente un Suo parere.

    Ringraziandola, attendo una Sua gentile risposta.

    Distinti saluti.

    RISPOSTA

    Caro signore,
    in caso di un aumento del PSA dopo prostatectomia radicale al disopra di 0.2 e confermato, si parla di progressione biochimica di malattia. Questa puo’ essere dovuta ad una recidiva locale o ad una micrometastatizzazione a distanza. Importante discernere fra queste due situazioni perche’ la terapia puo’ cambiare da una radioterapia se problema locale ad una terapia ormonale se a distanza.
    Per capire la sede della progressione attualmente non si usa piu’ l’ecografia ma:
    – risonanza magnetica della prostata con analisi spettroscopica (fondamentale perche’ altrimenti la RMN da sola non serve) per il problema locale
    – PET-TC per il problema a distanza.

    Alessandro Sciarra