Ricadute

    Pubblicato il: 7 Giugno 2011 Aggiornato il: 7 Giugno 2011

    DOMANDA

    Buongiorno Professore,

    volevo sapere se tra i suoi pazienti ci sono stati casi di terze ricadute cioe’ persone che nel corso della vita dopo aver fatto due cicli di vaccini di tre o cinque anni hanno dovuto fare un terzo ciclo per aver avuto un ritorno dei sintomi dopo due cicli di vaccini per la terza volta.Insomma mediamente nel corso di una vita quanti cicli di vaccini bisogna fare per avere una situazione stazionaria?

    Grazie.

    RISPOSTA

    Domanda complessa perchè prevede di verificare come è stato selezionato il paziente, quale tipo di immunoterpia è stato effettuata, con quale tipo di modalità (continuo, precostagionale etc.).

    Esiste una percentuale di inefficacia della immunoterapia, come per tutti farmaci compresi farmaci di largo utilizzo ad es gli antstaminici, ma molto spesso non sappiamo definire a priori chi risponderà e chi non risponderà alla immunoterapia perchè molte sono le variabili (allergene, farmaco impiegato, aderenza del paziente etc.).

    In generale possiamo dire che un trattamento immunoterapico ben condotto permette un significativo miglioramento sin dal primo anno e che tale miglioramento può essere stabilizzato negli anni successivi (3 o 4).

    Utile anche una sorta di richiamo dopo tre quattro anni anche con un ciclo minimo per rinverdire la memoria immunologica del paziente.

    Facendo questo, è molto probabile ottenere un buon controllo della sintomatologia e non avere “progressione di malattia” ad esempio da rinite ad asma.

    Spero di aver risposto compiutamente alle sue domande, complesse.

    Prof. A. Tiri

    Antonio Tiri

    Antonio Tiri

    Specialista in allergologia e immunologia clinica del Centro diagnostico italiano (CDI) di Milano. Nato a Potenza nel 1960, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze dove si è specializzato in allergologia e immunologia clinica (foto di R. Bruno).
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