Richiesta di aiuto DAP

    Pubblicato il: 26 Marzo 2011 Aggiornato il: 26 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gent.ma Dott.ssa

    Abbonata OK. Mia figlia di 26 anni soffre da 12 anni di Dap anoressia di un certo tipo a detta dei medici, in quanto l’IBM si aggira tuttora attorno ai 19.3 peso 53 kg altezza 1.67 indici di una massa fisica apparentemente sufficienti ma che non le hanno mai permesso di avere un ciclo mestruale normale dopo lo sviluppo puberale con mestruazione durata 5/6 mesi ed un calo di peso veloce di circa 4 kg avvenuto all’età di 15 anni. Michela è infatti in amenorrea da allora con mancanza di estrogeni, attualmente gli ormoni sono a livello di una donna in menopausa e conseguente severa osteopenia vertebrale e femorale. Non si accetta fisicamente, ha tanta ansia e fobie. Sembra non consapevole del problema, è stanca delle terapie mediche e psicologiche. Da laureata sta iniziando un lavoro temporaneo; cosa può fare Michela e noi per superare il blocco ps. e l’ansia? Siamo angosciati per il futuro. Attendiamo una risposta e ringraziamo

    RISPOSTA

    Gentile Signora credo che la diagnosi di sua figlia sia “disturbo del comportamento alimentare in area anoressica” perchè il bmi è superiore a 17.5 quindi la patologia non risponde a tutti i criteri diagnostici elencati nel “manuale statistico e diagnostico delle malattie mentali”. Nella sua lettera non mi specifica il sottotipo cioè come sua figlia ha raggiunto il sottopeso ( con restrizione o con pratiche purgative?). Dalla sua descrizione posso presumere che pur essendo il BMI nella norma non sia sufficente per avere un ciclo mestruale regolare e quindi anche per avere una situazione di salute generale.

    La mancanza di ciclo mestruale oltre a dare problematiche di osteoporosi, già presenti in sua figlia, è un segnale importante che la paziente non ha raggiunto un completo equilibrio di salute nè fisica nè mentale. Quindi l’obiettivo dovrebbe essere ripristinare un peso che permetta la ripresa regolare di mestruazioni. Immagino che questo possa essere possibile solo se sua figlia riesce a non essere troppo impaurita da un ulteriore aumento di peso e dalla paura di perdere il controllo su alimentazione e peso. Il fatto che sua fglia soffra di disturbo alimentare da molti anni e che soffra anche di altri sintomi psicopatologici rende un pò difficile la cura, ma a mio avviso non è proprio il momento di ” stancarsi” . Abbandonare ogni forma di terapia significa consegnare irrimediabilmente la figlia ad una situazione di disturbo del comportamento alimentare stabilizzato negli anni.

    La mia esperienza mi spinge a suggerirle di impegnarsi ancora di più: magari chiedendo ai suoi attuali terapeuti quali strade ulteriori si possono percorrere soprattutto per motivare adeguatamente la figlia alle cure e accettarle anche nel lungo periodo: lei infatti segnala un aspetto di ” non consapevolezza del problema” che purtroppo rende difficile ogni proposta di cambiamento. nel caso tutti gli sforzi siano già stati effettuati è necessario continuare comuqnue il rapporto terapeutico per impedire monitorare la situazioen raggiuntae impedire il verificarsi di ulteriori complicanze.

    Capisco l’angoscia che pervade voi genitori e la sensazione di impotenza: i disturbi alimentari sono patologie molto insidiose che tendono a permanere nel tempo, ma che possono avere una remissioen della sintomatologia se trattate in centri adeguati:le linee guida sul trattamento dei Disturbi Alimentari indicano il trattamento multidisciplinare come trattamento di elezione. Quando non vi è una remissione completa della sintomatologia devono essere considerate patologie a lunga durata e quindi anche il trattamento deve proseguire nel tempo.

    Emilia Manzato

    Emilia Manzato

    ESPERTA IN ANORESSIA E BULIMIA. Nata a Monselice (Padova) nel 1956, laurea in medicina nel 1983 e specializzazione in psichiatria nel 1988 all’università di Padova. Dal 2016 responsabile del Centro per i Disturbi del peso e dell’alimentazione “L’albero” dell’Ospedale Privato Convenzionato Salus a Ferrara dove si occupa non solo di anoressia nervosa e bulimia nervosa , […]
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