richiesta di informazioni

    Pubblicato il: 21 Gennaio 2012 Aggiornato il: 21 Gennaio 2012

    DOMANDA

    GENTILISSIMO DOTTORE,
    sono affetta da un anno circa da dermatomiosite con un interstiziopatia polmonare,attualmente sonon in cura con deltacortene,cell cept,ideos e fosamax.
    Mi chiedevo cosa fa attualmente la ricerca per questo tipo di patologia,e se è possibile trattarla con “terapie definitive” come ad esempio il trapianto autologo di celle staminali ematopoietiche o l’Autoemoterapia. Essendo io giovane (33 anni) sono terrorizzata dagli effetti collaterali di tutti questi farmaci che inevitabilmente con il passare del tempo avranno sul mio corpo.Premetto di aver parlato con i Dottori che mi seguono di tutto questo, che tuttavia mi affermano che questo tipo di trattamenti non solo sono ancora in via di sperimentazione ma vengono applicati solo quando la terapia convenzionale non funziona.
    In attesa di una risposta le porgo i miei più cordiali saluti.

    RISPOSTA

    non mi dice dove è in cura, ma penso certamente in un centro di riferimento ospedaliero o universitario di reumatologia.
    Non esiste a oggi un trattamento eradicante (cioè risolutivo) per questa variante polimiositica.
    Nè le conviene farsi trattare con farmaci sperimentali data la giovane età.
    Potrebbe forse far valutare la scarsa letteratura sul rituximab in queste indicazioni.
    Anche l’endoxan potrebbe andare, ma le comprometterebbe la procreazione.
    Meglio forse un tentativo con l’azatioprina, assai meno tossica soprattutto sull’apparato riproduttivo.
    Tenga conto che trattandosi di malattie assai poco frequenti gran parte dei lavori scientifici sono su casistiche di poche decine di casi e pertanto poco conclusive.
    Se le sue condizioni lo richiedessero in futuro, potrà comunque sentire una valutazione dal prof Tyndall (Svizzera) o in Italia da Matucci Cerinic (Firenze) per un possibile trapianto polmonare.
    Si fidi in ogni caso del suo reumatologo meglio se dopo averne convalidato la serietà di scuola.
    Mario Carrabba