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    Pubblicato il: 18 Marzo 2010 Aggiornato il: 18 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gentile dottor Jacini
    da tre anni io e mio marito (38 e 42 anni) cerchiamo una gravidanza, ho fatto l’isterosalpingografia con il seguente esito:”Sul radiogramma preliminare si osservano alcuni fleboliti nella metà sinistra dello scavo pelvico. L’indagine contrastografica evidenzia un utero eretto, lievemente antiverso, con cavità di normali dimensioni, senza apprezzabili difetti di riempimento endoluminali.
    Per brevità e beanza del collo è stato necessario posizionare il palloncino del catetere nella cavità uterina.
    La tuba sn non risulta opacizzata in accordo con una occlusione intramurale.
    la tuba dx risulta dardivamente e parzialmente opacizzata, con calibro sottile e decorso tortuoso; il mezzo di contrasto non giunge fino al tratto ampollare e non si osserva passaggio di mezzo di contrasto in peritoneo.” Noi non ci sentiamo di affrontare il percorso della fecondazione assistita. Desidererei sapere se esiste un’intervento che riapra le tube.
    Grazie.
    Letizia Torretta

    RISPOSTA

    cara letizia,
    c’è la possibilità con un intervento chirurgico di aprire il padiglione delle tube, se questo è ostruito da aderenze. perchè si possa avere un concepimento però, bisognerà vedere qual’è lo stato della mucosa tubarica, che può essere stato danneggiato dalla stessa causa che ha provocato la chiusura delle tube.
    la fecondazione in vitro invece, di fronte ad una occlusione tubarica, da migliori risultati, in quanto si presume che l’unica causa di sterilità sia questa. quindi se la vostra perplessità deriva dalla scarsità dei risultati, forse vale la pena di ripenscìarci; se deriva da altri fattori (etici, ecc) allora l’intervento chirurgico, rimane l’unica via.
    cordiali saluti ed auguri.
    pietro jacini