DOMANDA
Egregio Professore,
Vorrei un parere in merito al problema riscontrato a mio padre (64 anni) durante una TAC, poiché sono sorte da parte di alcuni vostri colleghi, opinioni discordanti in merito.
In altre parole, alcuni di loro ritengono che il problema riscontrato sia stato provocato da una cirrosi espansa, altri che il referto di trombosi portale non cirrotica sia causato da una malattia trombofilica o mieloproliferativa.
Di seguito il referto trascritto.
REFERTO:
(indagine eseguita con tecnica quadrifasica).
“Fegato e Milza aumentati di volume, si rileva trombosi completa del ramo portale di destra, con note di arterializzazione del parenchima ed iniziale cavernomatosi del ramo portale stesso, in soggetto con ramo di dx dell’a. epatica ad origine dalla masenterica superiore.
Precoce opacizzazione del tronco portale principale e del ramo di sx, per verosimili shunt artero-venosi, con aspetto maggiormente ipertrofico del lobo epatico di sinistra. Nel lobo dx epatico si osservano plurimi focolai ipodensi si base vascolare, cui si associa area pseudonodulare di circa 4,4 cm. nell VIII° segmento, ipodensa in tutte le fasi contrastografiche, di dubbia natura.
Coesistono varici gastro-esofagee e discreto versamento ascitico. Congesto il mesentere e le pareti intestinali. Non elementi di rilievo nei restanti ambiti”.
Grata per l’attenzione dedicatami,
Con l’occasione La ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti.
Giuliana Mafrica
RISPOSTA
Gent.ma, il caso è particolarmente complesso. Il fatto che la trombosi portale sia di un solo ramo fa pensare, più che ad una diatesi trombofilica, ad un problema locale. Quest’ipotesi è confortata dal fatto che nel lobo destro è presente una lesione ipodensa di otre 4 cm e di natura non chiara.
L’ascite e le varici complicano il quadro.
Dal punto esclusivamente teorico – qualsiasi decisione clinica deve essere presa dal medico di famiglia e dallo specialista di riferimento – alcuni elementi potrebbero aiutare nel raggiungere la diagnosi:
– marcatori virali B e C, marcatori tumorali (CEA, CA 19-9, AFP);
– PET
– esam,e anche citologico, del liquido ascitico.
Una EGDS consentirebbe di valutare le varici e il loro rischio di sanguinamento, mentre una biopsia (solo ad ascite risolta), TAC o eco-guidat,a consentirebbe di avvicinarsi di più alla diagnosi.
Mi rendo conto che queste indicazioni sono generiche e non riferibili al caso in oggetto del quale, ovviamente, non conosco la storia clinica.
Cordialmente