DOMANDA
Gentile dottore,
mia moglie lavora a 40 km di distanza da dove viviamo e tutti i giorni deve utilizzare l’auto per raggiungere la sede di lavoro. Da poco le è stata diagnosticata una spondilolistesi di 2° grado per cui dovrà subire un intervento per mettere a posto la sua schiena. La mia principale preoccupazione deriva dal fatto che, la succitata patologia le provoca, come si è già verificato in un paio di occasioni, l’addormentamento della gamba destra e, se si dovesse verificare mentre guida capisce bene cosa potrebbe accadere!
L’azienda non è ancora a conoscenza di tale problematica, ma prima ancora di presentare l’incartamento medico per la richiesta di trasferimento presso una sede di lavoro più vicina a casa, volevamo sapere se l’azienda può eventualmente respingere una richiesta di avvicinamento per tali motivazioni.
Grazie in anticipo.
RISPOSTA
La domanda raffigura una situazione che, al di là degli aspetti specifici (che peraltro sono molto vaghi: non si dice di che tipo di lavoro si tratta, né perché la signora usa l’auto) è molto frequente: un lavoratore presenta una malattia che ha provocato (o, come nel caso specifico, potrebbe forse provocare in futuro) problemi nel percorso da e per il posto di lavoro. Poiché la malattia che provoca l’handicap non è stata causata dal datore di lavoro, non vi è nessun obbligo da parte sua di porre rimedio alle conseguenze. L’azienda potrebbe rispondere favorevolmente ad una richiesta di avvicinamento, ma tale decisione è del tutto discrezionale. La richiesta e la risposta sono comunque atti amministrativi, che non coinvolgono il medico del lavoro.
