Ridotta mobilità

    DOMANDA

    Gentile dott.ssa Martinelli, 
    Spero di essere più chiara possibile ma non sarà facile spiegarmi per cui mi scuso se non mi sarò esaudiente.
    Pratico arti marziali e credo di avere una buona muscolatura, certo potrei migliorare ma gli esercizi per rafforzare i muscoli di tutto il corpo non mancano mai.
    Ho un problema con i calci in particolar modo frontali e a martello. Non riesco a stendere la gamba nel senso che comunque ho una buona apertura laterale ma quando si tratta di allungare la gamba in avanti non riesco a stendere bene e sento contratti i muscoli dietro la coscia e oltretutto ho difficoltà anche con la gamba d’appoggio in quanto sento un fastidio sopra il cavo popliteo. In parole povere l’esecuzione dei calci risulta poco elastica ed efficace. Oltretutto ho notato una ridotta mobilità del bacino sempre nei front kick e calci a martello. Vorrei specificare che nello stretching non ho problemi ad arrivare con le mani dietro i talloni e la testa alle ginocchia. Potrebbe essere un problema di iperlordosi e quindi di schiena in generale a permettermi una mobilità ridotta delle anche? Cosa potrei fare a riguardo? Mi consiglia degli esercizi efficaci e mirati per questo problema con degli esempi concreti?
    La ringrazio per la cortese attenzione

    RISPOSTA

    Gentile Lettrice,
    nel suo caso dovrebbe intensificare lo stretching segmentario e analitico del polpaccio e degli ischiocrurali. Toccare con la testa le ginocchia non è sempre dovuto a quello che pensa le, infatti potrebbe compensare con un rachide molto flessibile e quindi trarla in “inganno”. La sua analisi è molto accurata e le consiglio di affidarsi ad un laureato in scienze motorie o consultare il sito www.metodocamo.it. In bocca al lupo!

    Elena Martinelli

    Elena Martinelli

    Professore associato di ruolo, ha svolto intensa l’attività di ricerca sul riequilibrio posturale con l’esercizio fisico, le patologie dell’apparato locomotore e le sindromi dolorose di origine meccanica legate a condizioni di rischio, in particolare relative alla colonna vertebrale, in età evolutiva, adulta e anziana per le quali studia e mette a punto le strategie posturali […]
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