riduzione del trofismo muscolare arti inferiori

    Pubblicato il: 19 Luglio 2012 Aggiornato il: 19 Luglio 2012

    DOMANDA

    Salve Dr.Scaglione,da circa due anni ho avuto una riduzione progressiva della autonomia di marcia e una riduzione del trofismo muscolare agli arti inferiori con deficit stenico ai quadricipiti Sn^Ds.Da ultimo camminavo con una certa fatica e con una autonomia di circa 30 minuti e non riuscivo a stare sulla punta dei piedi.Una elettromiografia del 2.01.12 portava le seguenti indicazioni :segni di denervazione e di reinnervazione cronica a carico dei muscoli gastrocnemio demediale ds. e sn.,tibiale anteriore ds.e vasto laterale sn;segni di reinnervazione cronica a carico dei muscoli tibiale anteriore sn.,vasto laterale ds.addutore lungo sn. . Una rmn lombo-sacrale del 19.04.11 ha evidenziato una stenosi lombare L3-L5.Sono stato sottoposto il 25.06.12 ad intervento chirurgico di laminectomia decompressiva L3-L4 e parziale di L5 con foraminotomia.Attualmente porto il busto,non ho dolori e mi sembra di camminare già un po’ meglio.In conclusione le sarei grato se potesse darmi qualche utile indicazione sul da farsi per una completa riabilitazione muscolare .Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gent.le Sig.re,
    ho letto con interesse il suo quesito.Dalla valutazione dei dati clinici e strumentali e dalla descrizione del quadro clinico post-chirugico,sembra l’intervento abbia avuto buon esito.
    Per quanto riguarda il ritardo delle funzioni deambulatorie,questo può essere probabilmente ascrivibile alla lunga attesa prima di eseguire l’intervento risolutivo.Sarà necessario un periodo prolungato di riabilitazione per la presumibile completa ripresa funzionale.
    Per quanto riguarda il progetto riabilitativo consiglio eseguire un programma fatto di: esercizi di rinforzo e allungamento dei distretti muscolari degli arti inferiori(prevalentemente degli antigravitari),esercizi di stabilizzazione vertebrale,esercizi posturali propriocettivi,decontratturazione dei distretti muscolari paravertebrali completando così il progressivo svezzamento dal corsetto che indossa.
    Il trattamento va inoltre integrato con un programma di riabilitazione in acqua(anche nel brevissimo periodo).
    Cordialità Giuseppe Scaglione