DOMANDA
Salve ho 27 anni.
Tra un mese devo sottopormi ad un intervento chirurgico per la rimozione di cheratocisti recidive su mascella e mandibola.
Il chirurgo mi ha chiesto di rieffettuare a distanza di 4 mesi una nuova TAC del massiccio facciale + mandibola (SENZA DENTALSCAN).
Il chirurgo mi ha proposto ti effettuare la TAC solo a proiezioni assiali,in modo da ridurre le radiazioni.
In quanto io sia affetto da “SINDROME DI GORLIN” mi è stato SCONSIGLIATO VIVAMENTE di sottopormi ad ogni tipo di radiazione.
Vorrei chiederle se è possibile e con quale metodologia ridurre al minimo le radiazioni per l’esame che mi ha richiesto il chirurgo.
La prego di rispondermi.
Grazie
RISPOSTA
La Tc delle ossa mascellari (superiore e/o inferiore) si esegue in scansioni assiali a strato sottile. Le ricostruzioni multiplanari denominate Dentalscan sono solo un post processing dei dati di base acquisiti e quindi non influenzano la dose radiante che il paziente assorbe. Oggi la moderna tecnologia consente di effettuare l’esame con una dose di radiazioni veramente minima. Ciò si può ottenere in due modi: utilizzando apparecchiature TC multislices di ultima generazione (64 o più slices) o utilizzando apparecchiature TC odontoiatriche dedicate denominate “cone beam”. In entrambi i casi le dosi sono molto ridotte; certamente in presenza della malattia genetica da lei citata, che è anche la responsabile diretta delle cheratocisti, l’esposizione alle radiazioni è più pericolosa rispetto al soggetto sano. Ma in questo caso è fondamentale per l’intervento chirurgico e pertanto ampiamente giustificata. Non so dove risiede ma comunque in tutta Italia questo tipo di apparecchiature sono diffusamente presenti.