rientro al lavoro dopo 3 msi di vertigin

    DOMANDA

    caro dott sono una ragazza di 28 anni e lavoro come gastronoma nella grande distribuzine, da 2 mesi soffro do vertigini forti la notte e quand mi alzo e tal volta durante il girno con formicolio braccio sn e mano cn stanchezza del braccio persino a tenere u giornale in mano,e a scrivere. ultimamente dolore al collo e spalla e mal di testa.. ho effettuato vosita otorino cn prove vestiblari negative, poi visita neurologica con richiest adel neurlogo di rm encefalo con contrasto, che evidenzia angioma venoso, poi circa un anno fa avevo effettuato rm cervicale e diceva cosi:rettilinizzazione rachide cervicale.segni di discoartrosi con alterazione di segnale di tipo disidratativo, a carico dei disci c3-c4 e c5-c6 con moderate protusioni ad ampio raggio posteriori mediane e paramediane bilaterali che interessano i dischi c3-c7 e che determinano un consueto moderale impronta sul sacco durale. millimetrica 2mm formazione di aspetto cistica radicolare a livell del canale di coniugazione dx di c4-c5. caro dott io non faccio piu vita regolare da 3 mesi, nn ho potuto assolutamente lavorare per continue vertigini fortisime con nausea e vomito e dolori al collo.. con perdita di forza . so che mi farranno effetturae una visita dal medico cmpetente al mio rientro xche superato 3 mesi a casa, ma come mai? giustamente mi cambieranno mansine, perche’ io non so se potro stare in piedi 6 ore e alzare tanti pesi,sono abche in attesa dela rm con mdc rachide cervicale.ptrei subire un licenziamento?

    RISPOSTA

    Gentile lettrice,
    al rientro da una malattia o da un infortunio di durata superiore ai 60 giorni consecutivi, il lavoratore deve essere, prima di riprendere il lavoro, sottoposto a visita medica ad opera del medico competente per verificare la idoneità alla mansione. Al riguardo, è bene precisare che la visita dopo “lunga malattia” presuppone necessariamente una delle ipotesi di sorveglianza sanitaria.
    In esito alla visita, potrebbe accadere che il medico competente decida per una idoneità con prescrizioni o limitazioni alla mansione specifica o per una non idoneità alla mansione specifica: in questo ultimo caso, andrà ricercata, se possibile, una ricollocazione utile nell’azienda prima di arrivare al licenziamento.
    Cordiali saluti

    Vincenzo Giacobbe

    Vincenzo Giacobbe

    MEDICO DEL LAVORO. Dirigente medico presso il ministero della Difesa e consulente tecnico d’Ufficio presso il Tribunale civile e penale di Marsala (Trapani). Nato nel 1967, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze. Si è specializzato in oftalmologia (oculistica) all’Università degli Studi di Padova e in medicina del lavoro all’Università degli Studi di Palermo.
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