DOMANDA
Gentile Professor Piazza, mio figlio 43 anni, ha frequenti manifestazioni di pustole al cuoio capelluto.
Sono numerosi i Medici che lo hanno visitato (5) e prescritto medicamenti, che vanno dalla cura di antibiotici ad applicazione di soluzioni ext, come Clindamicina Gel – Zineryt ecc. L’ultimo (maggio 2012) ordinato da un prof. dell’IDI, è stato il Rifadin 300 per 15 gg).
Sul momento, con l’antibiotico Rifadin, sembrava che il problema fosse risolto. Poi però a distanza di qualche mese, le pustole si sono riproposte numerose. Siamo consapevoli che non è possibile continuare a somministrare antibiotici, quindi si cerca di “tamponare” con Rifadyn che risulta efficace Ma sappiamo che non possiamo abbusarne per i noti problemi di sensibilizzazione.
C’e da segnalare che esiste nel quadro ematologico di mio figlio, una diminuzione delle difese immunitarie con diagnosi di probabile MGUS, che teniamo sotto controllo. Le chiedo: è possibile che tali manifestazioni siano anche attribuibili all’abbassamento delle difese immunitarie?
E le chiedo ancora: che cosa si può fare per contenere le pustole (che per fortuna ancora non hanno creato danni) per non farle derivare verso una forma decalvante?
La ringrazio anticipatamente per un suo consiglio.
RISPOSTA
credo che la prima cosa sia di capire qual’è il germe in causa (dovrebbe essre lo stafilococco) Quindi fare in laboratorio il prelievo dalla pustola non trattata con medicamenti per avere il tipodi germe e sopratutto l’antibiogramma che ci dice quali antibiotici sono efficaci (a volte ne servono due). Se sta a Roma vada all’IDI dove c’è un ottimo laboratorio. Inoltre come medico di questo ospedale le consiglio il Dr. Fabio BERGAMO, che è stato un mio collaboratore ed è esperto in questo settore e molto coscienzioso cordialità Piazza
