Rinite crostosa

    Pubblicato il: 12 Luglio 2016 Aggiornato il: 12 Luglio 2016

    DOMANDA

    Salve Egregio Dott. Beatrice.
    Da circa un anno sto soffrendo di croste maleodoranti di colore verde alle narici, con secchezza, lesioni alla mucosa e comparsa di bollicine tipo brufoli interni accompagnate da ostruzione nasale da ambedue narici non sempre presente.
    Ogni tanto mi cola il naso e starnutisco, ma credo sia dovuto al dolore che portano le croste, come se mi conficcassero degli spilli. Infatti quando ho usato l’aureocort prescritta dal mio medico di famiglia, il naso ha smesso di colare e ho pure respirato meglio. Ma dopo aver smesso di metterla , dopo qualche giorno i problemi si sono ripresentati.
    Ho fatto diversi accertamenti tra cui visita orl, tampone nasale ,tc cone beam, visita dermatologica, visita allergologica.
    Risultati: setto nasale parzialmente deviato con ipertrofia ai turbinati (ma che ho sempre avuto). Tampone nasale negativo. Nessuna poliposi. Test allergologici negativi.
    Il dermatologo mi ha detto di rifare il tampone nasale e dosaggi ige totali. Attendo i risultati tra due settimane.
    L’allergologa mi ha detto si potrebbe trattare di rinite vasomotoria.
    Il problema è comparso l’anno scorso, quando stavo ristrutturando casa, quindi sono stato a contatto con molta polvere, ho eseguito lavori di saldatura e ho pure preso un colpo di ferro in testa con 4 punti di sutura.
    Tutto questo potrebbe avere un nesso logico col mio problema?
    grazie tante

    RISPOSTA

    La prima considerazione è che da quanto mi scrive Lei non è allergico. Se il prick test è negativo inutile approfondire ulteriormente e sterilmente questo aspetto . L’altra considerazione è che il tampone nasale non è indispensabile. E’ noto che i germi naso sinusali fanno parte della cosiddetta triade infernale e che la loro sensibilità agli antibiotici è già nota in letteratura e quindi basta applicare le linee guida  se si decide di prescrivere antibiotici. In genere questo problema è presente nei fumatori in conseguenza di una irritazione cronica delle mucose dovuta agli 83 cancerogeni di classe A, contenuti nel catrame delle sigarette. Una esposizione professionale  a lavori di saldatura potrebbe essere presa in considerazione per il passato ma bisognerebbe avere una serie di dati ( concentrazione dei vapori e delle polveri nell’aria, misure di contenimento passive ed attive ecc… ). Se i meati medi sono liberi da croste vuol dire che si tratta di una rinite e non di una rinosinusite: questo deve emergere dalla visita ORL. E’ comunque indicato eseguire lavaggi nelle fosse nasali almeno tre volte al giorno per 15/20 giorni  con soluzioni isotoniche saline. Ci sono in commercio prodotti specifici per il naso e conviene usare una irrigazione di potenza media ( 2 spruzzi per narice per tre volte al giorno per 20 giorni). Se dalla ispezione ORL risulta confermata una rinopatia vasomotoria bisognerà usare dei cortisonici ad uso topico tipo beclometasone dipropionato o mometasone furoato o similari nella posologia di due spruzzi al giorno una sola volta, sempre alla stessa ora, per un ciclo di trattamento di tre mesi. Ovviamente sono semplici considerazioni ma sarà lo specialista otorinolaringoiatra ad eseguire una endoscopia a fibre ottiche e ad emettere un sospetto diagnostico a seguito del quale sarà individuata la cura.

     

    Fabio Beatrice

    Fabio Beatrice

    Direttore della struttura complessa di otorinolaringoiatria all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino e docente presso la scuola di specializzazione di otorinolaringoiatria dell’Università di Torino. Nato a Roma nel 1955, si è laureato in medicina nel 1979 per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria nel 1982 e in audiologia nel 1985. Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, insegna […]
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