Rinite perenne

    DOMANDA

    Salve gentilissimo dottore, mi chiamo Silvia e soffro di rinite allergica con asma da quando avevo 3anni, inizialmente ero allergica solo agli acari della polvere, così a8 anni mi hanno consigliato di fare il vaccino (era il1998) finito di fare tutti i cicli, non solo non ho riscontrato benefici, ma mi sono uscite altre allergie ai pollini, cipressi, graminacee,….., poi da adulta lavorando in pizzeria sono diventata allergica alle farine, al pelo del gatto, del cane, e ogni anno continua a spuntare una nuova allergia, persino quella alla pittura murale, che ci è voluto un anno per convincere i dottori che fosse la pittura murale a darmi fastidio, mi dicevano che erano le graminacee a dicembre.. in questi anni l’asma è divenuta rara per fortuna, ma la rinite mi perseguita tutto l’anno. Nonostante prendo antistaminici praticamente tutti i giorni a volte mi sveglio perché inizio a starnutire e non smetto fino a che non vado a dormire. Ho provato a fare diverse cure per sfiammare il naso, tra cui aircort, rinazina, sciacqui all’acqua marina, senza efficacia perché ogni volta che uso uno spray nasale compaiono delle controindicazioni quali sanguinamento dei capillari del naso, prurito non appena uso lo spruzzo, e peggioramento dei sintomi, insomma non so davvero cosa fare.. a volte sono costretta a usare il cortisone perché starnutisco per giorni filati.. esiste una cura più forte, o un modo per non starnutire più che non sia cortisone? La ringrazio per i consigli anticipatamente e se vuole ulteriori informazioni su allergeni a cui sono allergica o le analisi delle igg ige sono a disposizione.

    RISPOSTA

    gentile paziente, la sua storia illustra benissimo il concetto di atopia: la predisposizione, in larga parte genetica, di reagire a stimoli ambientali di per sè innocui con meccanismo allergico, cioè sensibilizzandosi mediante la formazione di anticorpi IgE. Da iniziale monosensibile (con rinite ed asma) nonostante un trattamento specifico (vaccino, in questo caso dimostratamente inefficace), è passata ad una polisensibilizzazione, che vanifica anche la ipotesi di effettuare altri tentativi con vaccini. Però sembra che la sua asma sia stata resa subclinica (non penso sia davvero sparita) credo tramite una apposita (buona, efficace) terpia farmacologica. Resta il problema di una rinite perenne (da sensibilità multiple e da iperreattività secondaria all’infiammazione) divenuta resistente a tutte le terapie. Le vernici possono causare problemi sia per alcune componenti chimiche volatili irritanti che per la possibile crescita di muffe allergizzanti, per cui la disinfezione e l’uso di vernici ecocompatibili certificate sono raccomandate.
    Veniamo al dunque, cosa proporre come possibile rimedio. Primo, evitare gli acari (filtri, disinfestazioni con acaricidi, giusta aerazione e raggi UV) e altri allergeni evitabili. In caso, allontanarsi da casa e lavoro per effettuare un periodo di wash out eventualmente in ambiente termale con terapie locali per calmare l’infiammazione della mucosa nasale. La terapia della rinite si basa su protezione delle mucose, antiistaminici orali e steroidi intranasali. Insieme, ovviamente. Anche se vi sono vari tipi di rinite e di comorbidità, non sono allo studio nuovi farmaci basati su nuove acquisizioni sui meccanismi della malattia. Peccato perchè se avesse l’asma potrebbe ricorrere alla terapia con anti-IgE e ad altri farmaci biologici recenti di grande efficacia. .

    Roberto Paganelli

    Roberto Paganelli

    Professore ordinario di medicina interna all’Università G. d’Annunzio di Chieti. Nato a Roma nel 1951, si è laureato e specializzato in allergologia e immunologia clinica nella capitale. All’Università di Chieti è anche direttore della scuola di specializzazione in reumatologia e vice-direttore della scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica. Si occupa soprattutto di allergie […]
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