rischio da prelievo venoso

    DOMANDA

    Le rimando la mia dom. spedita qualche giorno fa sperando che Le arrivi. sono stato in una clinica privata per fare un prelievo di sangue.Anzichè utilizzare le farfalline,usano ancora le siringhe anche perchè come mi ha detto un’infermiera che lavora lì,le farfalline costano troppo.Cmq avanti a me c’erano 4 persone e facevano fare le punture ad una tirocinante che non riusciva a trovare la vena e che si stava facendo prendere dal panico perchè non indovinava a fare nulla.Nessun Dr veniva in suo aiuto e lei è andata in palla.Fatto sta che arriva il mio turno,mi fa sedere e mi fa aprire e stringere il pugno e le dico:ma non mi metti il laccio emostatico?e lei: ah gia,oggi è stata una giornataccia,non sono per niente pratica.Mi fa il prelievo dopo avermi punto quasi tutto il braccio e mi fa:oddio ho usato la siringa del precedente paziente?io le faccio:ma tu sei pazza,ed ora cosa faccio?Lei mi fa:ti prego non dire niente,potresti anche denunciarmi,ma se non fossi stata in buona fede neanche te l’avrei detto.In effetti poteva anche non dirmelo però mi ha messo l’ansia addosso tanto che ne ho parlato con il padre di un mio amico che è un medico di medicina generale in pensione e mi ha detto che non gli è mai capitato un caso del genere ma che secondo lui non c’è rischio epatiti e hiv.siccome io conosco il paziente davanti a me ed è un mezzo trasandato drogato e la moglie lo ha lasciato xchè x bucarsi ha preso le epatiti e l’hiv,spero abbia ragione questo signore che ho consultato

    RISPOSTA

    Su questo sito accade un pò di tutto…
    Dunque lei mi sta dicendo che si è recato in un laboratorio che esegue ancora i prelievi con le siringhe (e dunque non è a norma). Inoltre, le è stato praticato un prelievo con una siringa usata, atto che configura, con il precedente, una colpa grave, perseguita dal nostro codice penale. In più, occasione ha voluto che il paziente prima di lei fosse a potenziale rischio infettivo. Ulteriore aggravante per negligenza, imprudenza e imperizia. Premesso che, non solo non ci si può, ma non ci si deve affidare MAI a centri che non garantiscono le più elementari norme di precauzione nell’esecuzione delle pratiche sanitarie, e che comunque in questi casi sussiste un obbligo morale e civile da parte del paziente di inoltrare denuncia di quanto accaduto, il rischio infettivo da lei occorso non è statisticamente elevatissimo, ma può sussistere, qualora il soggetto prelevato prima di lei fosse stato effettivamente positivo per epatite o HIV. Speriamo che non sia così. E comunque in un caso come questo, è assolutamente indispensabile sottoporsi ai test previsti. Anche per eventuali fini legali.