rischio di diabete?

    Pubblicato il: 19 Marzo 2012 Aggiornato il: 19 Marzo 2012

    DOMANDA

    Gentilissima Dott.ssa,
    Sono una ragazza di 21 anni e sono sempre stata, sin da bimba, con la tipica conformazione “a mela”, ovvero con pancia a cucchiaio e fianchi rotondetti, ma normale nel resto del corpo. Non sono mai riuscita a calare in quei “punti critici”, tranne 4 anni fa quando feci una dieta drastica in cui eliminai per 4 mesi i carboidrati!Del resto ho sofferto di disturbi alimentari( grandi abbuffate alternate a periodi di dieta stretta)con il conseguente effetto “yo-yo” e non sono mai riuscita a eliminare la pancia..poichè ho letto che i chili accumulati sul girovita sono quelli che predispongono al diabete, volevo sapere se effettivamente c’è il rischio anche per me ( ho misurato la mia circonferenza ombelicale e risulta circa 90cm..); inoltre ho avuto la bisnonna che presentava diabete…
    Per il momento seguo una dieta che prevede cereali integrali,frutta e verdura, semi, pesce,legumi e soia e derivati e ho eliminato da 3 anni latte e derivati;come sport pratico due volte a settimana ballo hip hop. Cosa posso fare dottoressa? Grazie
    Alessia

    RISPOSTA

    Premetto che non avendola vista, non posso giudicare se ha segni di specifiche patologie. Ha una circonferenza vita sicuramente superiore al limite di 80 cm che costituisce nei soggetti europei un fattore di rischio di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari, ma questo può essere dovuto a costituzione e non significare nulla. Andrebbe valutato se è aumentata la quantità di massa grassa viscerale (con ecografia addominale o TAC o NMR). In ogni caso per capire se è a rischio di diabete deve controllare glicemia e HbA1c. Se avesse la glicemia > 100 o la HbA1c tra 6 e 6.49% potrebbe essere a rischio di diabete sopratutto se ha la sindrome dell’ovaio policistico o ha pigmentazione scura sotto le ascelle o dietro il collo che indicano insulino-resistenza come l’acanthosis nigricans. Per calare di peso e mantenere il calo ottenuto, deve fare una dieta bilanciata (che contenga anche i carboidrati) e modestamente ipocalorica, ma per lungo tempo. Solo così riuscirà a cambiare in modo stabile il suo metabolismo. I latticini vanno aboliti solo se le creano problemi gastrointestinali. In questo caso deve indagare se ha un deficit di lattasi.
    E’ più efficace fare tutti i giorni 20 minuti di attività fisica che 1 ora due volte/settimana.

    Cecilia Invitti

    Cecilia Invitti

    Direttore del dipartimento di scienze mediche e riabilitazione a indirizzo endocrino-metabolico e del laboratorio di ricerche diabetologiche dell’istituto Auxologico di Milano. Nata a Milano si è laureata in Medicina nel 1975 e si è specializzata in endocrinologia nel 1978. Membro di numerose società scientifiche ha pubblicato centinaia di lavori su riviste internazionali.
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