Rischio Raggi X in Aritmologia

    DOMANDA

    Egregio Professore, sono studente di medicina e dopo essermi stata diagnosticata una sindrome da preeccitazione ventricolare (WPW), ho deciso di effettuare uno studio elettrofisiologico. Ho l’età di 21 anni. Durante lo studio, per meglio comprendere il tragitto dell’elettrodo, sono utilizzati come ausilio dei raggi che vengono proiettati nella regione toracica, variando di volta in volta la sede, e raggiungendo ovviamente anche regioni più caudali ( tipo epigastrio e ipocondri, fianchi). Non mi è stata posta alcuna protezione ( tipo camice piombato) alla regione genitale, e dal momento che gli operatori sanitari erano invece opportunamente protetti, mi chiedo se tali raggi abbiano rappresentato un rischio di tipo mutageno sulle mie cellule germinali dei testicoli. Posso stare tranquillo??? è opportuno richiedere protezioni nei prossimi studi che dovrò effettuare??? La ringrazio in anticipo per la lodevole disponibilità. Buon Lavoro.

    RISPOSTA

    gentile collega

    ovviamente è difficile stimare la esposizione alle radiazioni ionizzanti senza sapere esattamente il tipo di procedura a cui sei stato sottoposto. In generale è evidentemente indispendabile ridurre al minimo ogni esposizione, ma le apparecchiature moderne e la buona pratica consentono di mantenere entro limiti assolutamente di sicurezza le attività diagnostiche. Tieni presente che il personale è esposto quotidianamente a radiazioni e dunque deve indossare ogni presidio volto a minimizzare l’esposizione, mentre nel tuo caso è probabile che la dose fosse molto bassa (e dunque non rilevante come rischio per le tue cellule germinali).

    Per una valutazione comunque definitva dovresti sentire dal medico radiologo che ha eseguito l’esame, e questi, con l’aiuto del fisico sanitario, può darti un riscontro molto più esatto della dose stimabile di esposizione, ma mi sento di rassicurarti a riguardo.

    Grazie, a presto

    Stefano Fanti

    Stefano Fanti

    ESPERTO IN MEDICINA NUCLEARE. Professore associato di medicina nucleare all’Università di Bologna. Nato a Bologna nel 1964, si è laureato e specializzato in medicina nucleare all’Università di Bologna. Dirige il centro Pet al policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna e la scuola di specialità di medicina nucleare all’Università di Bologna.
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