risonanza o tac?

    Pubblicato il: 3 Marzo 2011 Aggiornato il: 3 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gent. Dott. Scardino , mio marito è stato operato il 9 agosto e gli è stato asportato il rene dx per un tumore ben incapsulato di 6cm. Ora dopo 6 mesi deve ripetere l’accertamento per controllare l’andamento. Ha già fatto l’ecografia (con la quale aveva casualmente scoperto il tumore)e tutto bene. Ora però sorge un dubbio, se deve affrontare la tac con mezzo di contrasto nefrotossico o la risonanza con liquido di contrasto che, abbiamo saputo, può essere letale anche dopo un anno, per l’arrivo della Fibrosi sistemica nefrogenica! Lei cosa ci può consigliare? La vitalità del rene rimasto è al 47% e la creatinina è ancora alta (1,7). Grazie

    N.b.completo l’informazione. Mio marito è del 1947 e tra poco compirà 64 anni. Ho anche letto che la patologia di Fibrosi sistemica nefrogenica si è sviluppata in “sole” 200 persone in tutto il mondo e in persone con una grave insufficenza renale! Pensa che possa bastare fare la risonanza senza il mezzo di contrasto per valutare bene l’esame? Grazie

    RISPOSTA

    la frequenza dei controlli ed il tipo di esame ono dati non solo dalle dimensioni del tumore(T) ma anche dal grado che ne indica l’aggressività.

    Esiste attualmente una modesta insufficienza renale che potenzia l’effeto nefrotossico del mezzo di contrasto. I radiologi comunque adottano a scopo precauzionale la somministrazione di Fluimucil e soprattutto una forte idratazione.

    Ne parli con il radiologo ed eventualmente optate per una RMN ma sempre con contrasto, altrimenti non ha significato.