DOMANDA
Gentile Professore,
ho portato mio padre a visita oculistica oncologica, e ci hanno detto si tratta di melanoma coroideale. Lo specialista, oltre all’abbassamento di reflettività, ha riscontrato anche la crescita, la lesione ha uno spessore e la diagnosi era per lui già chiara al solo esame oftalmoscopico. La lesione comunque è stata definita piccola, 6,6 mm diametro e 2,7 spessore (anche se non mi spiego perchè l’anno scorso all’OCT il diametro max era 7,7 mm), è un neo che è cambiato da controlli precedenti, ma non ha rotto la membrana di Bruch o altro. Stiamo facendo le analisi del sangue, ecografia epatica e TAC. Il trattamento sarebbe radioterapia con protoni a Nizza. Che ne pensa? Le liste di attesa sono tali che tra l’intervento di installazione delle clips in tantalio in Italia e l’inizio della radioterapia, passerebbero minimo 45 giorni, anche 2 mesi. Facendo l’intervento delle clips in privato e poi ugualmente la protonterapia a Nizza, entro un mese l’occhio verrebbe trattato.
Mio padre rifiuta l’intervento a breve. Personalmente, temo che un tempo minimo di 45 giorni o anche 2 mesi prima che l’occhio riceva la radioterapia possa fare qualche differenza, se non a livello macroscopico, a livello citologico. Mi sbaglio?
Ancora grazie,
Maria Teresa
RISPOSTA
Buona sera signora,
non so se ne era già a conoscenza ma Catania è sede di un centro di riferimento nazionale per il trattamento del melanoma coroideale con accelatore di protoni diretto dal Prof. Reibaldi (Policlinico G.Rodolico, centro universitario tel. ambulatorio oncologico 0953781042), non so predire i tempi organizzativi per effettuare eventualmente visita e trattamento ma è mio dovere informarla di questa possibilità.
Distinti saluti,
Prof.Avitabile