risultati biopsia gastroscopia

    DOMANDA

    Buonasera Dott. Casetti, le spiego la mia situazione: da quasi un anno, tutti i giorni, vado dalle 8/9 volte in bagno a volte diarrea e a volte normale. In più ogni 15/20 giorni devo fare 3 giorni di digiuno perché vomito qualsiasi cosa metto in bocca. Il mio dottore ipotizzava fosse stress, anche se io non credevo. Un giorno invece ho spiegato il mio problema al medico sostitutivo, la quale, dopo avergli spiegato la situazione, mi prescrive subito la gastroscopia, colonscopia ed esami del sangue vitamina d 25oh i cui risultati sono 11.10… Effettuo la gastroscopia e i risultati sono i seguenti :”esofago regolare, lago gastrico limpido, Presenza di ernia jatale; discromia della mucosa antrale, lieve ipotrofia della mucosa della seconda porzione duodenale eseguita biopsia e si esegue prelievo per ricerca HLO esito negativo” stamani ritiro il referto della biopsia e il medico mi dice subito di eliminare il glutine e di effettuare l’esame genetico della celiachia (in quanto quelli normali della celiachia risultavano negativi)… il risultato della biopsia è il seguente ” atrofia lieve dei villi duodenali e marcata infiltrazione linfocitaria intraepiteliale (CD3+) (superiore a 25 linfociti/100 enterociti). Quadro morfologico indicativo di duodenite cronica con pattern linfocitario compatibile con una lesione di tipo infiltrativo (tipo 3a di Marsh-Oberhuber, grado B1 di Corazza-Villanacci) tale quadro è osservabile in sindrome da malassorbimento a tipo celiaca.” Vorrei gentilmente un suo parere… Resto in attesa di una sua risposta e porgo Cordiali Saluti.

    RISPOSTA

    Nel dubbio di celiachia la biopsia del duodeno va fatta con dieta normale perché una dieta senza glutine prima dell’esame potrebbe confondere. Vanno poi cercati I determinanti genetici della celiachia (DQ2 e DQ8) per avere una spettro completo sul quale cercare di trarre delle conclusioni.

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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