Risvegli notturni

    DOMANDA

    Salve,mi permetto di contattarla al fine di chiederle un parere rispetto a frequenti risvegli notturni delle mie bambine.Ho 2 gemelle di 2 anni e 7 mesi, sin dalla gravidanza intono alle 3 di notte mi si aprivano gli occhi e mi toccava dovermi concentrare x cercare di riuscire a riaddormentarmi. Quando le piccole sono nate(NON premature) sono da subito state serene, rapporti ottimi sia con me che col padre; al momento delle colichette si svegliavano di continuo, una urlava e svegliava l’altra che a sua volta urlava xchè era stata disturbata!Le colichette ovviamente sono andate via, hanno continuato ad usare il ciuccio durante la notte ma ogni volta che lo perdevano si svegliavano, qualche volta x farle smettere di piangere le abbiamo messe nel nostro letto. Ora non hanno più il ciuccio da più di un mese ma non è cambiato niente, intorno alle 3 ( a prescindere dall’orario in cui si mettono a letto) si svegliano, specie una delle due, che si riaddormenta piuttosto in fretta una volta che ci sente lì con lei o che la prendiamo ma francamente non riesco a capire xchè si svegliano, anche quando vanno a letto serene o quando non mangiano nulla di salato( xchè comprendo le attenuanti quando il risveglio puó dipendere da sete o da un rimprovero della giornata).La ringrazio x lattenzione che mi ha rivolto, spero di ricevere presto un suo parere, nel frattempo la saluto cordialmente.
    Cornelia

    RISPOSTA

    CAra Signora,
    è possibile che lo steso segnale endogeno che svegliava lei alle 3 durante la gravidanza sia lo stesso che fa svegliare le bambine.
    Non credo ci sia molto da fare, può provare a dare della melatonina per vedere se si normalizza il sonno, ma ne parli al pediatra.
    Cari saluti
    Oliviero Bruni

    Oliviero Bruni

    Oliviero Bruni

    DISTURBI DEL SONNO NEI BAMBINI. Responsabile del Centro del sonno all’Università La Sapienza di Roma. Nato nel 1956 a Roma, si è laureato presso Università La Sapienza di Roma e si è specializzato in neuropsichiatria infantile nello stesso ateneo. Dirige l’unità operativa di neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma ed è ricercatore confermato alla […]
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