DOMANDA
Buon giorno, cercando su internet ho trovato il suo contatto.
Sono una mamma di Andrea, un bimbo di 10 mesi e da ormai 1 mese e più ho il terrore della notte.
Il mio bimbo non è mai stato un dormiglione ma ultimante la situazione per me inizia a essere difficoltosa.
Io lavoro e lo allatto ancora (di notte e di solito lo attaccavo 1 o max 2).
Non so più come gestire e aiutare Andrea a dormire. Mi spiego meglio. Da 4 mesi è gia nel suo lettino ma in questo periodo si sveglia sempre ogni 2-3 ore con urla e pianti continui. Ho provato di tutto… addormentalo nel suo lettino (va a letto verso le 20.30 e con una fiaba si addormenta fino a mezza notte circa), rituale nanna, coccole, raccontate le favole, farlo piangere… passa anche 2 ore a piangere che vuole stare in braccio o dormire con me ,e a volte non si calma neanche cosi.
e capitato diverse volte che andasse a nanna verso le 20 (sempre solito orario) si risvegliava alle 2, per poi dopo una mezz’oretta riaddormentarsi fino alle 6 del mattino! Un sogno per me..
Mi rendo conto di essere nervosa e in procinto di un esaurimento…mi sento imponente nel gestire la cosa.
l’ho portato anche dall’osteopata infantile ma senza risultati. ho parlato con il pediatra e mi ha consigliato la melatonina, anche qua senza risultato.
sta mettendo i dentini (1 l’ha messo e gli altri sono in procinto di tagliare la gengiva).
Durante il giorno fa un riposino di mezz’ora verso le 10 e un oretta verso le 2 del pomeriggio.
E’ completamente svezzato e non beve nessun latte che non sia il mio ( la pediatra mi ha detto di sostituirlo con jogurt al mattino).
Non so più come comportarmi..Accetto ogni tipo di consiglio e di aiuto.
Grazie
Una mamma stanca…
Roberta
RISPOSTA
Buongiorno, è probabile che siamo di fronte ad episodi tipo Pavor Nocturnus del bambino piccolo (se quando urla e/o piange non si sveglia completamente e cerca solo comportamenti automatici tipo il contatto con la mamma o con qualcosa di familiare, tipo biberon o “pacifier” tipo ciuccio). Altrimenti sono veri e propri risvegli con difficoltà a riaddormentarsi dopo un periodo abbastanza congruo di sonno e necessità della presenza della mamma. In entrambi i casi poi può seguire un lungo risveglio con difficoltà a riaddormentarsi. Se si escludono cause organiche/alimentari, come credo, il consiglio migliore è cercare di resistere al richiamo del piccolo, progressivamente se si riesce, fino a che poi rinuncia a proseguire la sua veglia. Non è facile quando i risvegli sono plurimi e magari lunghi. Per favorire la situazione, si può tentare con la melatonina ma a dosi alte ( fino a 3 mg), anche in formulazione retard o mista (rapida e retard nella stessa formulazione) per ridurre il numero e/o la durata dei risvegli. Il problema a questa età, se non ha particolari conseguenze di giorno , è più per i genitori che per il piccolo, e di solito tende a migliorare con la crescita. Se il tentativo dovesse essere inefficace, meglio una valutazione specialistica con qualche altro consiglio o terapia specifica. Cordiali saluti