Ritardo di crescita

    DOMANDA

    Salve dottore,
    sono la madre di un ragazzo di 19 anni, alto 165 cm, che a causa di questo soffre di complessi di inferiorità nei confronti dei suoi coetanei e cali di autostima. Lui ha iniziato ad avere questo ritardo nella crescita intorno ai 14 anni, quando da un esame è risultato avere un’età ossea di 2 anni e 9 mesi in ritardo rispetto alla norma. A quell’età, i medici del reparto di pediatria di Bari decisero di non intervenire, nonostante la statura fosse sui 150 cm.
    L’anno scorso, quindi all’età di 18 anni, il ragazzo era alto 163 cm, e abbiamo eseguito delle altre analisi, come quella sul gh, che è risultato 0,184 ng/ml, e sul testosterone, di 2,85 ng/ml, e sul testosterone libero, di 7,80 pg/ml. Il medico ha deciso comunque di non intervenire, aspettando ancora un anno, ma in questo arco di tempo il ragazzo è cresciuto al massimo di 1 o 2 cm.
    La mia altezza inoltre è di 161 cm, mentre quella del padre di 170 cm. Inoltre quando era bambino mio figlio ha avuto un problema consistente nella ristagnazione dell’urina nel rene sinistro. Il problema è stato risolto all’età di 4 anni, dopo moltissimo tempo di antibiotico, con un intervento, ma il rene sinistro ne è uscito più piccolo del rene destro di 1 cm. Tutta questa vicenda potrebbe aver avuto un peso nel ritardo di crescita?
    Vorrei sapere cosa ne pensa, se c’è ancora possibilità di crescita e se magari potremmo avere un consulto direttamente con Lei privatamente, grazie.

    RISPOSTA

    Gentile Signora

    il consulto privato è superfluo dato che lo sto facendo per E-mail.

    L’altezza di Suo figlio è superiore al 3° centile ovvero non vi era alcuna indicazione ad iniziare una terapia con ormone della crescita; si è trattato verosimilmente di un ritardo costituzionale di crescita e sviluppo puberale, fenomeno con notevole componente genetica familiare  e senza riduzione dell’altezza definitiva (Lei o altri componenti della famiglia ha avuto un menarca oltre i 14 anni ?).

    E’ impossibile concludere sull’eventuale effetto negativo della lieve riduzione del volume del rene sin, comunque improbabile.

    cordialmente

    luciano cavallo

     

    Luciano Cavallo

    Luciano Cavallo

    SPECIALISTA IN ENDOCRINOLOGIA E DIABETOLOGIA PEDIATRICA. Professore ordinario di pediatria all’Università degli Studi di Bari. Nato a Roma nel 1946, si è laureato e ha conseguito le specializzazioni in puericultura e in endocrinologia presso l’Università degli Studi di Bari. Dirige il dipartimento di Scienze e Chirurgia Pediatriche presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII dell’Azienda Ospedaliera Universitaria […]
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