DOMANDA
Salve, forse sono un papà un po’ troppo apprensivo ma ho necessità di un consulto in quanto sto vivendo male la situazione.
Mio figlio ha nove mesi e mezzo, sta bene seduto in posizione eretta, si rotola da sdraiato da pancia in giù a pancia in su e viceversa, si protende in avanti se stimolato per prendere oggetti ma, cadendo in avanti e non riuscendo a gattonare, si innervosisce e si rimette a pancia in su. Sintetizzando: non gattona, se messo in piedi appoggiato al divano rimane un pochino in posizione eretta poi cade senza tentare passi, non sa mettersi seduto da solo, se messo vicino ad un divano prova molto timidamente a tirarsi su.
Lo stiamo tenendo molto sul tappetone, cercando di stimolarlo con degli oggetti, ma in due settimane di sforzi i progressi non sono molti. Altra caratteristica è che seduto tende molto a stare a gambe incrociate (tipo yoga) e raramente le distende completamente, se messo a pancia in su tende molto a sgambettare soprattutto al cambio pannolino. Pensa possa esserci un ritardo motorio? Come possiamo aiutarlo? il girello mi hanno detto sia sconsigliato, pensa ci siano gli elementi per una visita in neuropsichiatria motoria? Grazie
RISPOSTA
Da quello che descrive il suo bambino non presenta al momento alcun segno di ritardo dello sviluppo neuromotorio. Forse quello che la preoccupa è il fatto che si muova con impaccio o con schemi di movimento meno usuali ( seduto a gambe incrociate) . Non presenta comunque alcun segno di allarme, quale sarebbe, ad esempio, il fatto che a nove mesi non riesca a stare seduto. Non mi dice nulla del suo comportamento relazionale, che è altrettanto importante: interagisce con gli estranei? Cerca il loro sguardo? Come è la manipolazione?
In sintesi: adesso il movimento del suo bambino è appropriato per la sua età. Controlli se progredisce , considerando che solo a dodici mesi il fatto di non tentare di porsi in piedi, o l’assenza di passaggi di posizione rappresentano motivo di invio al neuropsichiatra. Quanto al girello mi sento di sconsigliarlo : non permette al bambino quella ” libertà di movimento” e quella varietà di opportunità che gli permettono di esercitarsi. Inoltre interferisce con la corretta percezione dell’equilibrio e della posizione nello spazio, che è una condizione essenziale per l’equilibrio che il bambino cerca quando si mette in piedi.