Ritardo piscomotorio grave e disturbi

    Pubblicato il: 6 Marzo 2010 Aggiornato il: 6 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gent.mo Prof. Roberto sono il papa’ di Rita una ragazza di 27 anni nata con i problemi di cui all’oggetto.La ragazza ha avuto diversi episodi cunvulsivi nei primi due o tre anni di vita, che sono stati emarginati quando uno specialista di neouropischiatria infantile ( prof. Guzzetta) ha somministrato DEPAKIN che la bambina ha assunto a partire dal terzo anno di vita ( 750 mg g ) detta terapia ha fatto scomparire del tutto i fenomini Convulsivi.Purtroppo alla fine dell’anno 2009, dopo ben 25 anni, Rita ha avuto una convulsione gravissima ( credo che sia durata non meno di 10 minuti con totale perdita coscienza)quest’ultimo”inaspettato” episodio ha completamente sconvolto la serenita’ della ns famiglia!!( siamo troppo legati a Rita!!)Il ns medico di famiglia supportato da un neurologo ha aumentato la dose di DEPAKIN da 750 mg a 1250 mg g.Non ci sono stati nuovi episodi convulsivi
    ma est tornata la grande paura in famiglia.Cosa possiamo fare?? grazie Giorgio/Francesca (papa’e mamma)

    RISPOSTA

    Credo che quanto avete già fatto sia il massimo praticabile. Periodicamente (almeno 1-2 volte l’anno) programmerei anche un dosaggio del Valproato si da avere la sicurezza di essere sempre nel range terapeutico del farmaco. Il quesito velato che però Lei pone (“perchè dopo tutti questi anni è successo di nuovo”) non ha una risposta facile o meglio ne può avere molte, tutte ugualmente valide e forse tutte copresenti. In primo luogo la maturazione anatomica delle vie nervose (che si completa giustappunto verso i 22-24 anni) apre strade nuove prima non presenti e può facilitare il propagarsi della scarica epilettica e quindi richiedere la necessità di una copertura più adeguata al peso corporeo del momento che è sicuramente cambiato dalla prima prescrizione, essendo passati 22 anni. In secondo luogo ci può essere una diversa attività degli ormoni sessuali (a 25 a si è nel pieno di questa maturazione) ed è noto che gli estrogeni tendono ad incentivare la scarica ( tanto che molte donne presentano crisi solo vicino o durante il ciclo mestruale, quando il picco estrogenico è al massimo). In terzo luogo ci possono essere anche dei fattori occasionali (ad es una banale infezione il cui agente abbia però una particolare predilezione per il sistema nervoso centrale oppure una qualche alterazione intestinale che modifichi l’assorbimento del farmaco e quindi il suo livello plasmatico oppure ancora delle alterazioni transitorie del sodio del potassio o del calcio plasmatici ad es per l’uso di altri farmaci, una diarrea, un vomito) che possono “far riemeregere dal sonno” eventi antichi. Credo che ora possa essere utile eseguire per 2-3 mesi un dosaggio del Valproato per verificare la stabilità del livello e se è cosi rimettersi tranquilli e fiduciosi.