DOMANDA
salve, il mio quesito è molto semplice.una mia carissima zia ha perso la figlia di solo 34 anni, un infarti improvviso e sembra “esser morta” anche lei, non piange, non urla, non si va avvicinare ne toccare da nessuno.vorrei sapere se ci fosse un qualche consiglio utile, qualche accorgimento per esserle d’aiuto e piano piano uscirne fuori. grazie
cordiali saluti
RISPOSTA
Salve, perdere un figlio è la cosa più dura da rielaborare psicologicamente. solo con un terapeuta e non con un parente sua zia potrebbe avere giovamento , ma la ferita della perdita sarà comunque lunga da rimarginare. Indirizzi la zia a parlarne con uno psicologo, è l’aiuto più grande che lei le possa fornire.
Cordialmente
dott.sa Patrizia Frongia
Patrizia Frongia
Psicologa consulente presso la Asl di Milano. Psicoterapeuta specializzata in terapia sistemico-relazionale, si è perfezionata in psicopatologia forense presso l’Università degli Studi di Milano e ha conseguito un master in consulenza sessuologica.
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