Rizoartrosi e operabilità

    DOMANDA

    salve, sono un uomo di 67 anni e da circa tre soffro di rizoartrosi bilaterale, il cui momento scatenante fu l’uso improprio di un attrezzo in palestra, che forzò oltremisura entrambi le articolazioni. Qualche sollievo mi hanno dato gli ultrasuoni, ma cerco qualcosa di più duraturo. Il mio ortopedico mi sconsiglia di operarmi, perché, dice, sono interventi che “non vengono bene”, e intanto mi farà qualche infiltrazione di ac. ialuronico. Vorrei sentire un suo parere sull’operazione chirurgica e quant’altro è possibile fare (tra l’altro suonavo la chitarra, ma ora sono fortemente limitato). Distinti saluti.

    RISPOSTA

    Col termine di rizoartrosi si intende usura dell’articolazione trapezio-metacarpale ovvero l’articolazione alla “base del pollice”.  La terapia passa da quella incruenta (tutori- antinfiammatori-termoterapia) a quella cruenta che vedeva in primis l’artrodesi ovvero il blocco dell’articolazione a pratiche piu’ attuali e con ottimi e risolutivi benefici quali le “artroplastiche” e le “protesi”.

    A tale riguardo consiglio una approfondita valutazione specialistica a cui seguira’ opportuno indirizzo terapeutico

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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