DOMANDA
Egr.Prof., da circa 20 anni, soffro di febrillazione atriale e da 15 assumo CARDIASPIRIN. Ho 74 anni e mia madre è morta a 70 di ictus cerebrale.La cardioaspirin mi ha provocato delle rotture di capillari interne che ora sono diventati molto frequenti specie nella gamba sx. In una parte se ne sono creati uno vicino all’altro di circa 6 cm.15iorni fa ho battuto contro una seggiola sui capilloari e si è creata una lunga ferita, che non riesce a guarire (interventi ospedaliero), con gonfiore della caviglia e del piede. Ho dovuto smettere di prenderla. Che rimedi ci sono per la ferita e ed è unn problema questi capillari? La sospensione della cardioaspirin quanto può durare?à Inoltre sono un camminatore, posso continuare o devo restare a riposo?
RISPOSTA
Ritengo che converrebbe riprendere l’uso dell’ASA (Cardioaspirin) in funzione profilattica.
E’ uno dei casi in cui in medicina si parla di rischio/beneficio, il rapporto cioè tra i vantaggi di un trattamento e gli eventuali effetti collaterali.
Tenuto conto del dosaggio assai basso di ASA nel farmaco da lei usato, penso che i fenomeni di fragilità capillare siano in parte indipendenti dal suo uso. La prevenzione dei traumi li ridurrà, magari con prevenzione farmacologica secondaria associata (capillaroprotettori a base di bioflavonoidi).
Quanto al camminare, che ama, assolutamente continui così. Non potrà che giovarsene.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni B. Agus