DOMANDA
La RSM ha evidenziato modeste manifestazioni degenerativo artrosiche somatiche e interapofisarie con alterazione del segnale di tipo modic 1, di tipo edemigeno in corrispondenza delle limitanti sovrapposte L4-L5. fenomeni degenerativi con disidratazione ed assottigliamento dischi intersomatici L2e L5. Debordamento posteriore fibroso dell anello in corrispondenza L2-L3.idem per L4-L5 in presenza di focale protrusione posteriore sottolegamentosa .
Ho eseguto una decina di riabilitazioni presso osteopata e attualmente sono seguito da fisioterapista per esercizi di allungamento e estensione ..ma il dolore cè sempre.. non da seduto .. ne sdraiato.. ma quando cammino posso fare solo 200 mt poi devo fermarmi e stirare la gamba .. se sto in piedi dopo 10 min arriva il dolore .. alla gamba .. parte dal nervo sciatico a volte è frontale a volte laterale a volte raggiunge il piede .. ho gia fatto punture di cortisone e muscoril.. preso farmaci Patrol.. ma non ho avuto nessun miglioramento.. Credo sia il caso di valutare una terapia anti dolore anche perche a livello psicologico incomincio a risentirne .. non posso fare passeggiate etc.. e anche a livello lavorativo ( sono artigiano ) incomincio ad avere dei limiti.. Vorrei sapere cosa mi consiglia come terapia ( agopuntura-tarc-laser) ..insomma qualcosa che mi tolga il dolore costante che in una scala da 1 a 10 è 8/9..La ringrazio e porgo cordiali saluti .
RISPOSTA
Buongiorno
Il mal di schiena deve sempre essere trattato basandosi sulla visita clinica e non affidandosi soltanto agli esami. Alterazioni radiologiche importanti possono non causare alcun dolore mentre un dolore severo può essere avvertito senza gravi modificazioni dell’aspetto naturale della colonna. Quando poi le alterazioni sono multiple come nel suo caso è importante valutare se alcune presentino segni di edema che indicherebbero un fenomeno recente, diversamente da altre che possono mostrare gli esiti di eventi precedenti. Con la visita si rileva se ci sia anche debolezza della gamba colpita, un elemento importante per decidere un eventuale intervento chirurgico. Se è esclusa l’indicazione all’intervento, la terapia del dolore si basa sulla messa a punto degli analgesici, iniezioni epidurali e iniezioni di ozono, nei casi resistenti anche denervazione delle faccette articolari o radiofrequenza delle radici nervose coinvolte. Ogni passo sempre dopo accurata vista clinica.