Russamento notturno

    DOMANDA

    Gentile dottoressa, da una quindicina di anni sono ipertesa in terapia farmacologica;
    nel 2011, all’età di 42 anni, a causa di russamento notturno rilevato da mio marito, ho eseguito polisonnografia e spirometria che non hanno evidenziato nulla di anormale (il referto è stato: “Russamento in assenza di significative alterazioni del profilo ventilatorio durante il sonno”). Non mi è stato detto di ripetere l’esame ne’ di effettuare altri controlli. Essendo in menopausa e persistendo il russamento, soprattutto in posizione supina (che a detta di mio marito è continuo, senza interruzione del respiro) pensa debba rifare l’esame? Grazie dell’attenzione. Maria

    RISPOSTA

    Gentilissima Signora Maria,
    Il russamento, se accompagnano ad episodi di apnee, rappresenta un importante campanello d’allarme per l’eventuale sviluppo di patologie cardio e cerebrovascolari.
    Nel suo caso sarebbe opportuno sottoporsi ad una accurata valutazione clinica otorinolaringoiatrica che valuti i distretti delle prime vie aeree ed ripetere un esame polisonnografico.
    Le prime vie respiratorie rappresentano il sito di ostruzione nello sviluppo delle apnee notturne e, dunque, se esiste un problema va li ricercato.

    Disponibile per eventuali chiarimenti.
    Buona giornata

    Giuseppina Marcuccio

    Giuseppina Marcuccio

    Nata a Caserta, si laurea in Medicina e Chirurgia all’età di 23 anni e successivamente dopo 5 anni di approfondimento teorico-pratico si specializza in Otorinolaringoiatria nel 2014. Intraprende il percorso accademico che la porta dopo tre anni di attività universitaria al conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Mediche Cliniche e Sperimentali presso […]
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