DOMANDA
Buongiorno Dott. Campioni,
ho 38 anni e siccome da due anni (subito dopo il parto) presento problemi asmatici e dolore ad una costola, il mio medico dopo una RM alla costola sc da cui non risultava nulla mi ha prescritto le lastre per indagare la costola e già che c’ero al torace per escludere problemi ai polmoni. Alla fine mi sono trovata a fare 2 lastre RX totale e 3 alla costola sx. Prima di farle ero abbastanza spaventata di farne così tante e il mio medico e la radiologa mi hanno voluto tranquillizzare, perchè ritenevono necessarie tali indagini per escludere problemi seri. Ora dalle lastre non è risultato niente (per fortuna), ma siccome in questi giorno ho fatto la visita medica del lavoro, il medico che mi ha visitato mi ha messo in allarme di aver fatto troppo lastre al torace… Ora passo dall’essere tranquilla all’ansia di correre dei rischi dopo queste lastre? Potrebbe spiegarmi se veramente ho fatto male a fare queste lastre? (non so se è importante, ma dove ho fatto la lastra alla costa sx, nel seno sx ho presente 2 fibroadenomi da qualche anno, e un nodulino aspecifico tra tessuto adiposo e muscolo mammario…la lastra può avere delle conseguenze su di essi?) La ringrazio anticipatamente per la Sua gentilissima risposta e spero tanto mi possa tranquillizzare un attimo!! Cordiali saluti
RISPOSTA
Una radiografia al torace, con le moderne macchine, eroga una quantità di radiazioni minima. Ci sono nella vita d una persona situazioni in cui la quantità di radiazioni che si assorbe non è minimamente conosciuta (esempio un viaggio aereo intercontinentale o la permamenza in particolari ambienti), mentre le radiazioni a scopo diagnostico spaventano tutti, non solo i pazienti, ma spesso anche i medici curanti. Non va dimenticato che il nostro organismo sa difendersi dagli eventuali danni procurati dalle radiazioni, anche quelli più importanti a livello del DNA cellulare e questo è più evidente nei giovani. Il messaggio finale per lei è quindi di star tranquilla perchè se ha effettuato un esame radiologico l’effetto positivo atteso è nettamente superiore al danno eventualmente subito, anche se l’esame è risultato negativo. Inoltre non c’è nessuna evidenza scientifica che le radiazioni, seppur in dose minima, possano alterare i fibroadenomi mammari: consideri che lo screening mammografico, caldamente raccomandato dopo i 40-50 anni a seconda della categoria delle pazienti, riguarda donne in cui il riscontro di fibroiadenomi è molto frequente, ma non per questo lo screening viene interrotto !
Quindi cara signora non abbia timore delle radiazioni diagnostiche perchè la loro pericolosità è minima e comunque nettamente inferiore a quella del fumo di sigaretta o di alcuni tossici alimentari.
Cordiali saluti.