safenectomia

    Pubblicato il: 6 Marzo 2012 Aggiornato il: 6 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve,
    un mese e mezzo fa mi sono ricoverata per sottopormi a safenectomia alla gamba sx.Tutto era pronto per l’intervento ma, dopo essere stata sottoposta ad epidurale, il chirurgo si è accorto che avevo uno strano gonfiore all’addome e ha bloccato l’intervento.Per fargliela breve le dico che mi è stato diagnosticato un grosso fibroma all’utero(13*18), che stava schiacciando anche l’arteria iliaca. Due giorni dopo sono stata sottoposta ad isterectomia +rimozione ovaio sinistro. Adesso dovrei provvedere alla gamba, ma mi chiedo: non è troppo presto per effettuare un altro intervento? E’ possibile che la safena, sebbene ormai compromessa, si riduca di calibro nei mesi a seguire, permettendo di intervenire con tecniche meno invasive? Mi sembra, infatti, che sia collegata all’arteria iliaca e che la presenza di questo fibroma potrebbe avere peggiorato la situazione della gamba. La mia safena era di circa 12 mm.(doppler di Gennaio), ma la gamba era ed è piena di varici In questi casi s!
    i potrebbe utilizzare il laser e la radiofrequenza? O qualche forma di trattamento meno invasivo? La mia ginecologa mi ha sconsigliato di fare un altra epidurale, poichè il mio organismo si sta modificando e riequilibrando, ma il mio pensiero va al grande caldo estivo e alla conseguente sofferenza circolatoria. La ringrazio per l’attenzione e le porgo cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gentile Signora, non esiste alcun nesso tra v, grande safena ed a. iliaca, anche se la concomitante ed inevitabile compressione del fivroma sulla VENA iliaca può aver influenzato negativamente il destino della sua safena. In ogni caso, una safena così dilatata non può più recuperare, e quindi in qualche modo va trattata.
    Non esiste alcun problema a trattare con laser anche una safena di 12 mm (ricordo un cso di safena di 20mm da me trattata senza problemi con laser). Io eseguo ormai solo il laser da 10 anni, sempre in anestesia locale.
    La saluto cordialmente, dr Floriani.