sbalzi d’umore

    Pubblicato il: 27 Marzo 2012 Aggiornato il: 27 Marzo 2012

    DOMANDA

    salve!il mio ragazzo(24) ha ultimamente attacchi di panico(sudore a freddo,tachicardia,si sveglia la notte),risponde male a tutti,inclusi i genitorie dice di voler cambiare vita.dice di star male,di non sapere più cosa volere dalla vita e non sa più cosa prova più per me.ieri mi ha lasciato perchè qppunto dice di non esser piu sereno con me.mentre mi lasciava gli è tornata la tachicardia,e gli veniva di piangere,mi chiedeva di continuo gli abbracci(cosa che nei giorni scorsi nn riuscivo neppure a sfiorarlo e lui riusciva a malapena a guardarmi).questa sua decisione è dovuta a questo suo malessere?ha scateneragli il tutto è stato l’universtà e il vedere suo fratello sempre in vantaggio,anche negli studi,rispetto a lui(domenica ha detto”speriamo che domani mio fratello non passa l’esame,sennò mi incavolo sul serio”).ora si è convinto ad andare a parlare cn un esperto.mi ha lasciato perchè voleva farlo realmente oppure come conseguenza del suo stato d’animo?io ora devo cercarlo?
    confido nel suo aiuto,sto in difficoltà.

    RISPOSTA

    Il suo ragazzo soffre evidentemente di un disturbo d’ansia generalizzato esitante in un disturbo da attacchi di panico con la tipica sintomatologia. Questo può essere provocato da una forma di gelosia -probabilmente già preesistente – nei confronti del fratello col quale sembra confrontarsi troppo spesso e in modo improprio. Sicuramente ha fatto bene a rivolgersi ad un esperto che saprà aiutarlo a meglio comprendere i suoi problemi. Per quanto riguarda la vostra storia, la decisione di lui di interrompere può essere determinata dalla sensazione-tipica di chi soffre di disturbo dipanico – di non riuscire a farsi comprendere da nessuno , neppure dalle persone più vicine. Infatti i rapporti affettivi con le persone che soffrono di apnico sono obiettivamente difficili da gestire. Tuttavia, se lei tiene veramente alla vostra relazione , cerchi di fargli sentire la sua vicinanza e la sua comprensione, accettando i momenti di difficoltà e spronandolo anche quando i compiti da af.frontare risulteranno complessi.