scaletta esami ematici

    Pubblicato il: 11 Luglio 2013 Aggiornato il: 11 Luglio 2013

    DOMANDA

    Preg.ma Dott.ssa,
    mi rendo conto che la mia richiesta è molto limitativa e generica; restando cmq nell’ambito delle sole analisi ematiche, solitamente si dice che i vari markers tumorali (Cea, cyfra 21, ecc.) non siamo del tutto attendibili e che devono essere letti unitamente ad altri esami (es. emocromo, fosf. alc., ecc.), tranne alcuni (come il PSA, catene leggere) che sono abbastanza indicativi.
    Ora, vorrei sapere se:
    1) in che misura è vero quanto appena detto;
    2) quali sono i marker (oltre, ad es., al PSA) che nutrono una maggiore attendibilità (pur se relativa, ovviam!);
    3) quali altri esami ematici, oltre ai marker, di solito (per la diagnosi tumorale) è sempre importante effettuare: come dire, potrebbe indicarmi – a titolo indicativo – una sorta di scaletta?
    GRAZIE!

    RISPOSTA

    Gent.mo Lettore
    I markers tumorali non sono assolutamente attendibili in genere perché molto aspecifici. Si possono alzare anche in assenza di tumore (ad esempio per fatti infiammatori) o essere bassi anche quando invece la malattia tumorale è presente e disseminata. Ci sono alcune eccezioni, quali ad esempio il PSA nel tumore della prostata, l’alfafetoproteina per gli epatocarcinomi o per il tumore del testicolo, le betaHCG per i tumori del testicolo, il CA125 per alcuni tumori dell’apparato ginecologico. Non esiste una scaletta di esami ematici da fare insieme ai markers e nemmeno i markers in generale vanno fatti di routine. Ha senso solo fare gli esami strumentali che sono previsti nei programmi di screening (unici documentati essere utili per la diagnosi precoce di malattia tumorale). Si rivolga al suo medico curante, che le saprà illustrare nei dettagli quali sono i programmi di screening attivi ed in cosa consistono.
    I miei migliori auguri
    Dr.sas Gabriella Farina