schizofrenia paranoide

    Pubblicato il: 23 Marzo 2012 Aggiornato il: 23 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve Professore, leggendo alcune sue risposte sull’argomento mi è venuto l’istinto di chiederle un consiglio. Nel 2006, mi hanno diagnosticato la schizofrenia paranoidea, dopo un tso. Vorrei premettere che effettivamente sono stata molto male, i miei genitori avevano divorziato 3 anni prima e io non ho più sentito nè visto mio padre per i 5 anni successivi, mi ero totalmente concentrata nello studio universitario (abbastanza impegnativo) finchè appunto nel 2005-06 ebbi un crollo (avevo 25 anni), iniziai a stare sempre a casa e a guardare fuori dalla finestra, avevo delle paranoie, si, ma non sentivo nè voci nè avevo allucinazioni, avevo molte paranoie nei confronti del mondo, rendendomene conto rimanevo in casa (sono rimasta in casa per molti mesi perchè non trovavo una soluzione), finchè non sono stata ricoverata e mi è stata fatta la diagnosi. Questo disturbo si è poi ripresentato altre tre volte con una cadenza di circa un’anno e mezzo tra l’una e l’altra. La mia domanda è questa: anche se la diagnosi fosse esatta, lei crede si possa ripresentare questa malattia? Nel periodo in cui non vedevo mio padre, facevo continuamente incubi su di lui, sul suo suicidio o la sua morte o sognavo motivazioni per cui fosse sparito all’improvviso, crede che questo fattore unito ad altri più comuni possa esserne la causa?grazie

    RISPOSTA

    Gentilissima, la diagnosi che le è stata proposta è coerente con i disturbi che lei riferisce, e molto impegativa, quindi certamente ben ponderata dai colleghi che l’hanno formulata. In alternativa, a posteriori e dato il decorso, si potrebbe forse anche pensare ad un disturbo dell’umore. Comunque, ciò che è essenziale è una profilassi continua delle ricadute, con un trattamento psicofarmacologico che, coerentemente con le indicazioni che le darà il suo curante, non dovrebbe mai essere interrotto.
    Auguri, intanto, e un saluto cordiale
    Massimo Rabboni