Scintigrafia ossea total body

    DOMANDA

    Salve, ho 63 anni e pratico sport. Operato per carcinoma prostatico con asportazione della prostata, mi sono sottoposto ad una scintigrafia ossea total body (99mTc HMDP 740 MBq e.v.). Sul referto risulta: L’esame scintigrafico è stato eseguito mediante scansione globale corporea in rilevazione anteriore e posteriore dopo circa due ore dalla somministrazione e. v. del farmaco. Le immagini ottenute non mostrano alterazioni nella distribuzione del tracciante osteotropo da riferire a lesioni ossee di natura secondaria. Si osserva modesto ed irregolare incremento di fissazione del radiofarmaco a livello del rachide in toto, con maggiore evidenza a carico del tratto dorsale e lombare, nonchè modesta iperfissazione a livello poli-articolare , con maggiore evidenza a carico dei cingoli scapolo-omerali, delle ginocchia bilateralmente e dei segmenti articolari della caviglia sinistra, su base osteoartropatica. Chiedo cortesemente chiarimenti sull’interpretazione di questi risultati al fine di escludere eventuali conseguenze (presenza di metastasi ecc.) sul sistema scheletrico dovute al carcinoma asportato. Ringrazio e saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    Gentile Signore, dal referto non risulta alcuna evidenza di elementi indicativi di lesioni metastatiche. Gli altri elementi vengono interpretati come da condizioni genericamente “degenerative” e da localizzazioni artropatiche plurime. Credo possa stare tranquillo. Ovviamente tutto va valutato tenendo conto delle sue condizioni cliniche es. dolore persistente in sedi ossee, valore del PSA etc. Nel caso di un eventuale e ripetuto aumento del PSA potrebbero essere utili ulteriori indagini diagnostiche strumentali.

    Cordialmente

    Sergio Baldari

    Sergio Baldari

    Sergio Baldari

    ESPERTO IN MEDICINA NUCLEARE. Direttore dell’unità operativa complessa di medicina nucleare del policlinico G. Martino di Messina. Nato a Oppido Mamertina (Reggio Calabria) nel 1953, si è laureato e specializzato in medicina nucleare all’Università degli Studi di Bari. Dirige la scuola di specializzazione in medicina nucleare dell’Università di Messina, dove insegna. Si occupa soprattutto di […]
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