scintigrafia renale

    Pubblicato il: 21 Giugno 2011 Aggiornato il: 21 Giugno 2011

    DOMANDA

    Salve,

    questa mattina ho eseguito una scintigrafia renale.

    Lo scorso ottobre sono stata ricoverata per una pielonefrite acuta e mi è stata eseguita una TAC.

    Ho 22 anni, vorrei sapere:

    -tra i due qual’è l’esame più invasivo,

    -se questi esami sono potenzialmente “pericolosi” per quanto riguarda la persona e/o una futura gravidanza (se è consigliabile un tempo minimo di attesa…),

    -perché dopo la scintigrafia mi hanno detto di stare lontano da bambini e donne in cinta per minimo 24h e dopo la tac non mi hanno detto nulla

    -se è vero (ho letto su internet) che per la scintigrafia non avrei dovuto indossare oggetti metallici

    Ringrazio anticipatamente per l’attenzione

    Saluti

    Erika

    RISPOSTA

    In fase acuta la TAC (con mezzo di contrasto) é un’esame che consente di visualizzare efficacemente l’area interessata dal processo pielonefritico. Al di fuori della fase acuta, durante la sorveglianza clinica post-fase acuta, la visualizzazione preliminare del rene per svelare eventuali danni secondari (come alterazioni pieliche o alterazioni del profilo renale, idronefrosi o altro) può esser ben fatta con la semplice ecografia.

    Carmine Zoccali

    Carmine Zoccali

    Presidente dell’European Renal Association and European Dialysis and Transplantation Association (ERA EDTA) per il triennio 2017-2020, Carmine Zoccali è un clinical investigator associato all’Unità CNR “Epidemiologia clinica e fisiopatologia delle Malattie renali e dell’Ipertensione arteriosa” di Reggio Calabria, afferente all’Istituto di Fisiologia clinicadi Pisa. Ha pubblicato oltre 600 lavori scientifici su riviste internazionali indicizzate su […]
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