Scoliosi

    Pubblicato il: 27 Giugno 2013 Aggiornato il: 27 Giugno 2013

    DOMANDA

    Buonasera, mi chiamo Sonia e sono mamma di Nicole di quasi 12 anni affetta da scoliosi da circa un anno e mezzo. Due giorni fa sono stata alla visita di controllo e questo è il responso: “in trattamento per scoliosi dorso lombare dx con verosimile impronta evolutiva. Rispetto precedente controllo (novembre 2012) si evidenzia un aumento significativo del gibbo dorso-lombare che passa da 5 a 12 mm. Coob D11-L3 34° (precedente 22°). Prescritto il rinnovo di busto Cheneau da indossare a tempo pieno. Controllo clinico tra 4 mesi”. L’ortopedico ha detto che se ci sarà un altro peggioramento si dovrà ricorrere all’intervento chirurgico, la cosa ammetto che mi ha allarmata e essendo in presenza di mia figlia non ho fatto domande al riguardo di questa eventualità. Vorrei chiederle innanzitutto quando è necessario operare, quanto è pericoloso nel senso quanto è grande la possibilità che qualcosa vada storto durante l’intervento compromettendo la sua spina dorsale e se le spese per questo tipo di intervento sono a carico del paziente. Noi abitiamo in provincia di Pesaro e Urbino, l’ospedale più vicino per questa operazione sarebbe Bologna? Grazie mille per l’attenzione e nella speranza di ricevere una risposta cordialmente saluto.

    RISPOSTA

    Si tratta di una scoliosi idiopatica evolutiva.
    Evolutiva nel senso che ha presentato una progressione recente importante sino al quadro attuale. Al momento il trattamento con il busto va proseguito per altri 12 mesi ed allora, tra 12 mesi, vanno eseguite nuove rx. Non è detto che il quadro sia già chirurgico. In caso di ulteriore progressione oltre i 40°, penserei alla chirurgia.
    La domanda è però un’altra: state eseguendo un vero trattamento con busti? ossia, il busto è idoneo e viene applicato almeno 18 ore al giorno? altrimenti la discussione viene a cadere

    La chirurgia della scoliosi ha raggiunto oggi traguardi fantastici e permette correzioni importanti con una certa sicurezza. In ospedali come il mio (il Rizzoli) il trattamento avviene in regime asl. Bologna è sicuramente vicina alla sua residenza. La scelta del chirurgo e dell’istituzione va fatta anche per criteri non solo geografici.