Scoliosi e osteoporosi

    Pubblicato il: 31 Gennaio 2011 Aggiornato il: 31 Gennaio 2011

    DOMANDA

    colonna vertebrale: scoliosi da convessa con ipocifosi connetta ipercifosi prossimale, discreta deformazione sponsilosica a evidente componente osteofitosica diffusa riduzione degli spazi discali osteoporosi. non lesioni ossee focali, ne linee di frattura. aorta calcifica all’arco.R.A diffuse marcate note di artrosi dorso lombare.COLONNA LOMBOSACRALE: tratto lombare con scoliosi destro convessa invertita la fisiologica lordosi corpi vertebrali deformati da gravi note di artrosi diffusa- ridotti tutti gli spazi discali , non lesioni ossee focali, cedimento del muro anteriore di l3 per cira 18mm, calcificazione massiva dell’aorta addominale.la cura che fa clody 1fl a settimana, cacit vitamina d3 20 bustine ogni mese per 3 mesi, di base 300 ogni 6 mesi, e ogni settimana laserterapia. cosa consiglia. quando e a letto in posizione dritta avvete dolore nel alzarsi al mattino, puo’ fare tipi di esercizi a casa. grazie tanto aspetto consiglio.

    RISPOSTA

    La presenza simultanea di scoliosi, osteoporosi abbinata alla riduzione della cifosi dorsale e della lordosi lombara merita la massima attenzione.

    L’evolutività della scoliosi è massima nel periodo puberale. Dopo questo periodo di accrescimento la colonna vertebrale trova un suo equilibrio e la curva tende a stabilizzarsi.

    Dopo la maturità scheletrica il rischio di progressione interessa quasi esclusivamente le scoliosi più gravi, superiori a 50°. La velocità di aggravamento è molto ridotta rispetto a quella verificatasi durante la crescita.

    Infine, il rischio di progressione si ripresenta con la menopausa: la comparsa dell’osteoporosi e dell’artrosi favoriscono l’aggravamento delle deformazioni vertebrali.

    Pertanto, deve fare in modo che la sua scoliosi si stabilizzi e che il dolore non solo si riduca ma non ritorni.

    Per ottenere questi risultati è importante che Lei sia guidata nell’apprendimento degli esercizi utili per imparare a usare correttamente la colonna vertebrale nelle posture, nei movimenti quotidiani e per stabilizzarla durante gli sforzi. Segua queste indicazioni.

    Informazione: occorre portare l’attenzione in particolare sulle benefiche curve fisiologiche del rachide.

    La presenza di tali curve aumenta la resistenza della colonna alle sollecitazioni di compressione assiale. A livello lombare è importante mantenere la lordosi che è benefica per la colonna vertebrale, le conferisce una maggiore capacità di ammortizzare le pressioni e le sollecitazioni quotidiane.

    E’ normale avere un certo grado di lordosi, non è normale che aumenti (iperlordosi), ma non è positivo neppure che si riduca (come è successo a lei).

    Quando è presente la giusta lordosi la pressione si distribuisce uniformemente sul pilastro anteriore (disco e corpo vertebrale) e sul pilastro posteriore (faccette articolari). In questo modo la colonna è più solida, capace di sopportare senza problemi, pressioni anche elevate.

    Molto spesso la benefica lordosi si riduce o rettifica in conseguenza delle posture statiche scorrette prolungate. È quello che avviene a coloro che conducono una vita sedentaria e non svolgono una adeguata attività motoria di compenso: soggetti che mantengono la flessione del rachide non solo otto ore in ufficio ma altre ore nel tempo libero e, spesso, anche durante il riposo notturno.

    La mancanza della lordosi rappresenta una condizione che rende il rachide più delicato, instabile, meno resistente, meno capace di sopportare le pressioni quotidiane.

    Pertanto, deve prendere coscienza della sua lordosi lombare e imparare a mantenerla nelle posture e nei movimenti quotidiani e durante il riposo notturno.

    Riposo notturno: deve dormire in posizione supina (sul dorso); se non ha un materasso in lattice, formi un rotolo avvolgendo un asciugamano e lo ponga tra le vertebre lombari e il materasso.

    Attività quotidiane: deve imparare a fare anche i più semplici movimenti quotidiani come lavarsi e vestirsi senza curvare la schiena; stando seduto deve utilizzare un supporto o cuscino lombare.

    Attività motorie: è bene che tutti i giorni faccia una lunga passeggiata a passo svelto. Riporti su di un diario quanti minuti cammina tutti i giorni in modo da verificare un graduale aumento della durata della passeggiata.

    Perchè possa darle qualche consiglio più preciso, mi dia qualche indicazione in più: quanti anni ha? A quale livello del rachide è localizzato il dolore?

    Cordiali saluti

    Benedetto Toso