Scolo retronasale,catarro in gola

    DOMANDA

    Salve, le scrivo da parte del mio ragazzo.Ha 23 anni,pesa 73 kg ed è alto 184 cm
    Da oltre un anno ha n problema di scolo retronasale con catarro in gola e bisogno costante di espellere.
    Questo problema gli causa grossi disagi sia a livello psicologico (è spesso triste,nervoso e preoccupato) sia fisici( non riesce a dormire la notte).
    Abbiamo consultato diversi medici che lo hanno sottoposto a tac dei seni paranasali,esame citologico e altri esami tra cui quello delle allergie.E’ risultato allergico lievemente alla polvere e a 2 erbe tra cui logliarello.Si è sottoposto ad operazione del setto nasale e turbinati(che erano atrofizzati)dal dottor Pasini. Ora è seguito dal professore Claudio Vicini che lo ha sottoposto ad una cura tramite RinoCapsina (2 spruzzi per narice mattina e sera)ma nonostante la stia facendo da oltre un mese,la situazione non sembra affatto migliorare.Il dottor Vicini ha pensato di sottoporlo nuovamente ad operazione, poichè dopo una visita ha riscontrato che l’operazione precedente non è ben riuscita siccome il setto è ancora deviato ed i turbinati sono ancora atrofizzati.Ha anche fatto cure termali e lavaggi di acqua salata.Abbiamo provato veramente di tutto.Purtoppo il suo problema non è migliorato.Mi può aiutare? Pensiamo purtroppo che anche dopo un ulteriore operazione,il problema non migliorerà.Secondo lei da cosa può dipendere?Noi pensavamo anche a tonsille ed adenoidi (i medici lo hanno escluso)Siamo veramente disperati, non ha piu una vita serena

    RISPOSTA

    Gentile signorina, lo scolo retronasale che riferisce il suo ragazzo è spesso sintomo di una rinosinusite cronica, tanto piu’ frequente nelle popolazioni allergiche. La reale presenza di una rinosinusite cronica andrebbe attentamente valutata con una TAC del massiccio come quella già effettuata. Molto spesso sintomi nasali come quelli riportati non vanno correlati semplicemente alle alterazioni di setto e turbinati ma anche alle condizioni generali di tutte le cavità nasali.
    L’atrofia dei turbinati nasali che le è stata diagnosticata è un riscontro piuttosto raro nei pazienti otorinolaringoiatrici e potrebbe essere alla base di un problema di alterazione del flusso respiratorio noto come “empty nose syndrome”, che in alcuni pazienti puo’ facilitare la comparsa di infezioni croniche rinosinusali e, per quando possa apparire strano, di cattiva respirazione. E’ assolutamente fondamentale un’accurata valutazione endoscopica associata a una rivalutazione della TAC.
    Cordiali saluti

    Alberto Maccari

    Alberto Maccari

    Otorinolaringoiatra presso la clinica otorinolaringoiatrica dell’ospedale San Paolo di Milano. Nato a Novara nel 1962, si è laureato all’Università Statale di Milano, dove poi si è specializzato in otorinolaringoiatria nel 1991. Si occupa in particolare di chirurgia oncologica della testa e del collo con l’utilizzo del laser CO2 a livello laringeo e della chirurgia endoscopica […]
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