Scosse a metà pianta del piede e alluce, random o sfiorando una piccola parte a metà altezza dell’interno gamba

    DOMANDA

    Salve ho 35anni,
    è da circa 3 anni che accuso delle scosse al piede sinistro (al centro dell’arco plantare e/o all’alluce) in modo completamente casuale (in piedi, seduto, sdraiato, da fermo, in movimento) oppure soltanto sfiorando un punto a metà altezza della gamba nella parte interna. Avverto queste scosse anche se salto atterrando col l’intera pianta. Ho sempre praticato sport ma non ho mai subito traumi, almeno non ho mai avuto dei sintomi. Mi hanno detto adesso di avere un poco i piedi piatti, ho portato dei plantari solo da bambino.
    Ho effettuato in ordine: ecografia delle parti molli alla gamba (esito negativo), RX lombare (esito negativo), RM lombare (piccola focalità erniaria L5/S1 ma dal lato opposto al piede con problema), elettromiografia della gamba (esito negativo), RM a gamba, piede e caviglia di cui scrivo referto, Ecocolordoppler di vene ed arterie delle gambe (esito negativo).

    Referto RMN gamba, caviglia e piede sinistri – 30/01/2020

    Esame eseguito mediante scansioni secondo piani multiplicon tecniche TSE e STIR pesate in T1 e T2

    Quesito clinico: neuropatia di ndd con dolore prevalentemente in regione plantare e alluce

    L’esame mostra modesta imbibizione edematosa del cellulare adiposo sottocutaneo in sede tibiale anteriore. In sede interossea tibio-peroneale si documenta, lungo il decorso di un vaso verosimilmente venoso, alterazione di segnale caratterizzata dalla presenza di due reperti nodulari isointesi al muscolo in T1 iperintesi in T2, di aspetto ovalare, clivabili l’uno dall’altro, con diametro complessivo di circa 6,4cm e diametro trasverso pari a circa 1,7cm. I reperti descritti sono di non univoca interpretazione e necessitano di integrazione diagnostica in primis con esame ecocolordoppler dei vasi arteriosi e venosi della gamba sinistra e quindi di integrazione diagnostica con scansioni RMN dopo la somministrazione della Mdc paramagnetico per via endovenosa.
    Non evidenti alterazioni morfologiche o di segnale dei segmenti ossei della caviglia e del piede. Rapporti articolari conservati.
    Nella norma il tendine d’Achille e le restanti componenti tendinee e legamentose della caviglia e del piede.
    Assenza di falde fluide di versamento.
    Nella norma la morfologia e il segnale dell’aponevrosi plantare.

    Chiaramente chiedo cosa posso fare e ringrazio in anticipo della disponibilità

    RISPOSTA

    Gentile Lettore,

    spesso il piede piatto dell’adulto procedure la sintomatologia che ha espresso. Essendo un soggetto sportivo, le sollecitazione meccaniche del piede sono costanti ed a volte sottovalutate.

    Il motivo per il quale la problematica coinvolge un solo distretto è riconducibile ad un problema postulare e non un fatto organico di altra natura; sostanzialmente da difetti di appoggio.

    La invito a consultare un collega Podologo per le dovute valutazione funzionali del caso al fine di ricevere i giusti consigli ed eventualmente il supporto di un’ortesi plantare

     

     

    Saluti

    Arcangelo Marseglia

    Arcangelo Marseglia

    Arcangelo Marseglia

    Delegato al MIUR della medesima associazione e RAMR podologi Federazione nazionale Ordini dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Docente di podologia del corso di laurea di podologo all’Università Magna Græcia di Catanzaro. Nato a Crotone nel 1980, si è laureato in podologia nel 2003, ha conseguito un master in […]
    Invia una domanda