Seconda dose vaccino AstraZeneca dopo effetti collaterali avversi

    DOMANDA

    Buongiorno sono una donna di 40 anni e Volevo chiedere un parere sulla seconda dose del vaccino Astrazeneca che dovrei fare a giugno.
    Dopo la prima dose per i primi 3 giorni ho avuto i comuni effetti collaterali: febbre, dolori muscolari, nausea e tachicardia.
    12 dodici giorni dopo il vaccino è iniziato un forte mal di testa solamente da una parte (destra).
    Dopo aver preso un antinfiammatorio (Naprossene 500 mg) il dolore continuava ad aumentare.
    Ho telefonato allora al 118 che mi hanno immediatamente consigliato di presentarmi da loro.
    Arrivata al pronto soccorso mi hanno fatto sia la Tac che tutti gli esami del sangue e mi hanno somministrato una flebo di Toradol.
    Sia la Tac che tutti gli esami del sangue erano nella norma anche se il dolore si era attenuato di poco.
    Dopo 3 ore mi hanno somministrato un altro antidolorifico e il dolore a quel punto si è attenuato.
    Sono poi stata dimessa con una terapia farmacologica che ha risolto il problema.
    La mia domanda che vi pongo e’ c’è correlazione con il vaccino?
    A giugno sono tranquilla a fare la seconda dose?
    La risposta che mi è stata data alle dimissioni è:’Fossi in lei ci penserei a fare la seconda dose, magari entro giugno le cose cambieranno…’ Come devo comportarmi ora?
    Ho paura a non fare la seconda dose ma contemporaneamente ne sono terrorizzata… Anche perché non vorrei finire in coda a tutti nel caso rinunciassi.
    Tra l’altro ho già fatto un sierologico un mese dopo il vaccino e il valore degli anticorpi igg è di 15, 5 (metodo CLIA).
    Questi sintomi possono portare il medico che mi vaccinerà a decidere di non somministrare la dose ed eventualmente aspettare per poter poi fare un vaccino a Rma, magari a 6 mesi dalla prima dose di AstraZeneca?
    Ringraziandovi anticipatamente Porgo Distinti Saluti

    RISPOSTA

    Considerando sia il periodo di tempo di 12 giorni intercorso tra la prima dose del vaccino e il mal di testa sia l’esito negativo di TAC ed esami ematochimici (non specificati), è difficile presumere la correlazione causa-effetto fra i due eventi. Peraltro c’è stata indubbiamente una risposta immunitaria come dimostrato dal tasso di IgG. Le consiglio tuttavia di “tenersi d’occhio” e valutare se qualche sua abitudine possa rientrare fra possibili cause di rischio. Per esempio: assume anticoncezionali? è fumatrice? Lei non scrive però come mai a 40 anni è stata già vaccinata con la prima dose. Per motivi professionali? O per essere considerata appartenere a categoria fragile? Ma in questo caso avrebbero utilizzato altro vaccino. Al momento della seconda dose di vaccinazione faccia presente quanto accaduto.

    Giuseppe Miragliotta

    Giuseppe Miragliotta

    ESPERTO IN TERAPIE ANTIBIOTICHE. Esperto di infezioni e terapia antiinfettiva. Professore ordinario f.r. di Microbiologia dell’Università di Bari. Specialista in Microbiologia, Ematologia, Farmacologia. Consigliere Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani.
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