Seconda parte

    DOMANDA

    Mi scusi dottore ma non avevo più posto..le volevo farle un altra domanda. Io ho 29 anni e mia mamma mi continua a dire che quando io avevo 4 o 5 mesi lei mi dava il latte vaccino allungato con acqua e un biscotto sciolto e mi domanda perché io non faccio la stessa cosa con mia figlia? Ma la mia domanda e’ : non posso dare già il latte vaccino s mia figlia prima dei 6 mesi c’e’ Il latte 1 e dopo 6 mesi il due,vero? Grazie per il suo aiuto e arrivederci.

    RISPOSTA

    Gentile Mariagrazie,
    mi spiace di non essere riuscito – a quanto leggo – a rasserenarla a sufficienza nella mia precedente risposta…
    Rispondo qui innanzitutto alla prima parte della sua domanda, formulata in altra mail.
    Mi chiedo, dal momento che non me lo dice, per quale ragione lei abbia iniziato a dare l’aggiunta di latte artificiale. Se la ragione è stata una diminuzione dei percentili di crescita, le ricordo che un bambino allattato al seno cresce differentemente (di solito meno) di uno allattato con formula, mentre le tabelle percentili che comunemente si usano sono tabelle “generali”, ossia costruite su bambini di tutti i tipi; dunque, assai facilmente la crescita di un allattato al seno, confrontata con quelle curve, appare stentata …mentre così non è!
    A me pare evidente che per sua figlia l’aggiunta non sia proprio necessaria, dal momento che, se prende entrambi i tipi di latte, vomita (= super-alimentata, di solito), mentre non lo fa se prende l’uno o l’altro (il che tende a far escludere un’allergia al latte in formula, che darebbe *sempre* il problema, non solo quando è assunto dopo il seno).
    Direi di mettere da parte la formula e proseguire col solo allattamento al seno, a meno che non ci sia un consistente, e soprattutto prolungato, rallentamento dell’accrescimento. Ma, e lo sottolineo con forza, CONSISTENTE e PROLUNGATO!!
    Quanto alla domanda specifica di questa mail: ma non è che queste indicazioni (la frutta, l’aggiunta, ora il latte vaccino) vengono tutte dalla stessa fonte, cioè la nonna? Se così fosse, dica per favore alla nonna che continui a fare la nonna, fornendo affetto e coccole, senza cercare di fare la mamma al suo posto, e magari le chieda se oggi lei sarebbe disposta a farsi curare una polmonite con i sulfamidici e i cataplasmi, solo perché 50-60-70 anni fa si faceva così… Sono sicuro di no! E perché mai allora l’alimentazione del bambino dovrebbe essere rimasta la stessa di 50-60-70 anni fa?!?
    Tutte le organizzazioni scientifiche, nazionali ed internazionali, dicono chiaramente che il latte vaccino non va MAI introdotto prima dell’anno di vita; prima di quella data vanno usate solo ed esclusivamente le formule (di partenza o 1 e di proseguimento o 2) se non c’è latte materno.
    Spero d’aver questa vola chiarito meglio i suoi dubbi. Un cordiale saluto

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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